Non solo mare, l’offerta diversificata è il futuro: così Lignano apre le porte al turismo del Nord

Amministratori, operatori economici e cittadini si sono confrontati sulle future scelte della località balneare friulana: servono una visione precisa e prezzi in linea con il mercato

Viviana Zamarian
Amministratori, operatori economici e cittadini al caffè del Messaggero Veneto a Sabbiadoro
Amministratori, operatori economici e cittadini al caffè del Messaggero Veneto a Sabbiadoro

Prodotto Lignano. Sì, quello da creare, su cui puntare e poi da promuovere sul mercato tornando a guardare lassù, a Nord, ai Paesi scandinavi e all’Islanda, dove negli anni Settanta la sabbia dorata della riviera friulana aveva fatto breccia.

Per ragionare sulla città del futuro si deve partire da qui, dal presente. O meglio, da una fortuna che Lignano ha. Quella di una offerta diversificata. Non è solo spiaggia, è molto di più. Ed è questo che va esaltato (nel modo giusto), attraverso un gioco di squadra, servizi di qualità, un cambio di passo nell’atteggiamento di chi ogni giorno accoglie i turisti e che spesso non ci mette il cuore, non li fa sentire a casa.

Chiamiamola sfida o traguardo da raggiungere: amministratori comunali e operatori economici sono pronti a mettersi al lavoro. Il caffè con i lettori del Messaggero Veneto ospitato al bar Fontana a Sabbiadoro è diventato così un’occasione di confronto.

Offerta diversificata

Lignano dalle anime diverse, una caratteristica da esaltare, «un vantaggio che dobbiamo vendere con sinergie importanti – riferisce il presidente di Lisagest Roberto Falcone –, con una visione precisa evitando l’imprenditore mordi e fuggi che a inizio settembre chiude l’attività. Abbiamo l’esigenza di creare un prodotto Lignano e dargli un valore aggiunto».

«E poi – prosegue – dobbiamo riportare nella località i proprietari delle seconde case con i servizi e le innovazioni. Non vogliamo che Lignano diventi la seconda vacanza del weekend perchè questa tendenza ci fa male, dobbiamo far arrivare qui i turisti tutto l’anno qui».

Bilancio della stagione

È stata una stagione «altalenante – illustra il sindaco Laura Giorgi –. A giugno c’è stato un aumento di presenze, a luglio per il meteo e per un calo del turismo italiano si è registrata una leggera flessione rispetto allo scorso anno. Agosto ha avuto un trend positivo, settembre per ora è stato un buon mese viste le numerose manifestazioni programmate».

«Bisogna puntare – dice – sulla diversificazione della proposta turistica perchè oltre alla spiaggia abbiamo un contesto naturalistico adatto a un turismo di chi ambisce tranquillità e contatto con la natura. Abbiamo turisti fidelizzati da Austria e Germania, si stanno affiancando i Paesi dell’Est e ora guardiamo al Nord Europa, dei mercati interessanti da riscoprire». Altro argomento riguarda le concessioni balneari: «C’è la commissione che sta valutando le proposte e da qui ai prossimi mesi ci saranno le aggiudicazioni. Sarà una importante occasione di riqualificazione dell’arenile di cui la città ha bisogno».

Un stagione per il presidente di Lignano Holiday Martin Manera «che dava ottime speranze all’inizio e poi ha tirato il freno a mano. Possiamo dare la colpa al meteo fino a un certo punto. Sono finiti gli anni in cui gli operatori stavano a guardare che i clienti arrivassero, ora devono diventare promotori della località. L’ombrellone con due lettini non desta più interesse, bisogna rivedere l’offerta anche in spiaggia e con coraggio promuovere servizi che la rendano diversa dalle altre.

Appartamenti e prezzi

Resta il nodo della riqualificazione degli appartamenti da affittare, per i quali come spiega Giorgio Ardito, presidente della Lignano Pineta spa, c’è una normativa che prevede contributi per la ristrutturazione. Per il consigliere Alessandro Santin «si dovrebbe procedere a una differenziazione della tassazione in relazione agli interventi eseguiti sugli appartamenti attraverso un regolamento comunale».

Sul fronte dei prezzi l’assessore Marco Donà precisa: «Lignano non è cara, basta con questa storia. È un problema di qualità del servizio, di accoglienza, di cortesia, di far sentire a casa il turista incentivandolo a tornare. Un atteggiamento, va detto, che spesso manca nei vari settori e su cui bisogna puntare».

Opere e commercio

Lignano dunque deve crederci «insieme, con passione, con il cuore – dice Donà – mettendoci energie altrimenti non si va da nessuna parte». Tra le opere di punta ci sono il Faro Rosso e la Terrazza a mare che devono diventare una nuova attrattiva.

Sul fronte del commercio, non mancano le criticità come sottolinea il consigliere Manuel Vignando: «Spesso chi affitta i negozi li considerano solo come una fonte di reddito con i conseguenti affitti altissimi per chi li gestisce. Si potrebbe pensare a forme di sgravi fiscali».

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