Non si paga più il suolo pubblico per le tende e le pensiline
Via libera alle modifiche al Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico che eliminano la tassazione per tende, pensiline e cappotti termoisolanti di fabbricati, nonché rastrelliere per le bici...
Via libera alle modifiche al Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico che eliminano la tassazione per tende, pensiline e cappotti termoisolanti di fabbricati, nonché rastrelliere per le bici di uso pubblico. «Con questa modifica – spiega l’assessore al Bilancio Cinzia Del Torre –, abbiamo introdotto una maggiore equità nei confronti del cittadino su spinta della maggioranza e, in particolare, del consigliere Adalberto Burelli».
«L’esenzione delle tende era un intervento promesso per ovviare a una tassa ingiusta voluta dal governo anni fa, e in linea con il nostro operato che ha sempre avuto come obiettivo l’abbassamento della pressione fiscale – spiega l’assessore al Commercio Alessandro Venanzi – tanto è vero che le nostre tariffe di occupazione del suolo pubblico sono tra le più basse in Italia. Nelle linee dell’amministrazione si colloca anche un’altra azione, ovvero l’esenzione del rivestimento delle case (il cosiddetto “cappotto”) per supportare l’efficientamento energetico. E infine, con l’esenzione degli interventi sull’arredo, le rastrelliere e le fiorire si vuole venire incontro a chi si impegna ad abbellire la città».
Da fine aprile 2017 quindi l’elenco delle esenzioni dal canone comprende le occupazioni al di sotto del metro quadro o lineare, i balconi o verande, le tende e le pensiline, gli isolamenti termici, le fioriere e altri decori urbani, i portabici a uso pubblico, i passi carrabili, e le opere per portatori di handicap. Per gli utenti che hanno già provveduto al pagamento del canone entro la scadenza del 31 gennaio, la somma non dovuta verrà restituita d’ufficio. Si tratta di circa 550 tra commercianti, artigiani e titolari di pubblici esercizi.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video