Non sapete cos’è lo “zurlo”? Leggetelo nel Gorizionario

Lanciato on-line il nuovo dizionario con tutti i termini del dialetto nostrano C’è anche la vecchia Zastava, l’autovettura in dotazione alla polizia slovena

Dalla A di «acqua de spina» alla Z di «zurlo» (detto di sciocco o stupidino): quasi cinquecento lemmi, raccolti con minuziosa cura da più di duecento utenti, che si sono radunati in una pagina appositamente creata su Facebook. Nasce così “Il Gorizionario”, dizionario goriziano-italiano lanciato nelle scorse settimane on-line e già diventato un piccolo fenomeno di costume tra i concittadini più affezionati a nuove tecnologie e social network.

Da un lato, la riscoperta del dialetto locale, oggi invero poco utilizzato dalle nuove generazioni. Dall’altro, la riscoperta di aspetti ed episodi della Gorizia che fu, che la discussione sui vocaboli inevitabilmente finisce con il generare.

«L’idea è nata il 5 febbraio, alle 2 di pomeriggio per l'esattezza, quando ho pubblicato in un post sull'ormai celebre gruppo Facebook “Sei di Gorizia se...” la mia proposta – spiega Alessandro Basso De Marc, che ha lasciato il capoluogo isontino trent’anni fa alla volta del Regno Unito -. Dopo esattamente 24 ore il post era divenuto ingestibile : aveva collezionato 831 commenti e ho dovuto creare un gruppo ad hoc per la raccolta e cernita dei vocaboli da inserire sul Gorizionario».

I vocaboli ammessi sono quelli che sono (o sono stati) di uso comune a Gorizia, che siano di origine veneta, friulana, slovena o altro (ad esempio «ful», per dire «ful de gente», ovvero pieno di gente, viene dall’inglese, ma è inequivocabilmente goriziano). Il gruppo – che ovviamente si chiama Gorizionario – è ad oggi composto da 247 persone, non tutte residenti a Gorizia: raccoglie concittadini emigrati in Inghilterra, a Vienna, ma anche in Toscana e Piemonte.

La piattaforma è per sua natura aperta a qualsiasi tipo di contributo, anche se ciascuna proposta è sottoposta al vaglio degli iscritti al gruppo, che poi decidono se e in che forma inserirla nell’elenco ragionato di lemmi. «Nato come dizionario puro, “Il Gorizionario” sta diventando una mini enciclopedia, una specie di Wiki-Gorizia, dove a vocaboli e lemmi vengono aggiunti luoghi, prodotti, e tutto ciò che fa parte dei ricordi di una Gorizia che non c’è più – racconta ancora De Marc -. Ad esempio c’è la conosciutissima Zastava, che è una marca di automobili e non un lemma classico, con la foto del modello 750 Special in dotazione ala Milica (polizia) slovena. Per il blog-dizionario è stata usata, in un primo tempo, la piattaforma blogger, ma siamo dovuti migrare sulla più professionale - e più flessibile - Wordpress».

Per raggiungere il blog è sufficiente digitare nella barra degli indirizzi del browser l’url http://gorizionario.wordpress.com: al nuovo sito si associa un account Twitter (@gorizionario), e molte altre iniziative legate all’attività di raccolta dei vocaboli in dialetto saranno presentate nei prossimi giorni.

«Sebbene la maggior parte delle visite venga dall’Italia, nonostante la sua tenerissima età il blog ha accolto visitatori dagli Stati Uniti, Spagna, Tailandia, Lussemburgo, Romania, oltre ad Austria e Slovenia – spiega soddisfatto l’ideatore -. Le visite non sono ancora tantissime, dato che “Il Gorizionario” è nato meno di un mese fa, ma stanno crescendo progressivamente e nei prossimi giorni supereremo il tetto delle 10 mila pagine visitate».

Christian Seu

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