«Non rottamate la targa a De Zan e alla prima sede avianese»

AVIANO. Arrivati all’ultima settimana di attività del supermercato di via De Zan con la gestione di Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli, fallita da oltre nove mesi, si affaccia una questione particolare. Assieme ai tanti problemi dei lavoratori, che fra sette giorni diventeranno dipendenti Conad, e dei soci prestatori che attendono ancora di recuperare, almeno in parte, i propri risparmi, ne sorge uno particolare legato alla tradizione cooperativa avianese e alla sua storia.
Si tratta di una targa in bronzo, posta su un’aiuola a fianco del supermercato, dedicata a Luigi De Zan e alla prima cooperativa di consumo che era stata costituita ad Aviano da scalpellini, emigranti, operai e contadini, tutti reduci, sopravvissuti alla tragedia del Primo conflitto mondiale.
La targa, massiccia di notevoli dimensioni, ricorda Luigi De Zan (1878 – 1933) quale “Primo presidente della Cooperativa La Vittoria, scalpellino migrante, amministratore comunale socialista”. L’effigie di Luigi De Zan in bassorilievo sul manufatto posizionato nell’aiuola, in parte all’entrata del supermercato, sembra voler dare il benvenuto a tutti coloro che si recano a fare la spesa. Cippo e lastra bronzea erano stati voluti, cinque anni or sono, dagli amministratori della sezione soci: Carlo Tassan Viol, Renato Mellina e Giuseppe Moras. Una volta realizzata e posta a dimora da oltre un lustro, la targa però non è mai stata inaugurata. Dirigenti e amministratori delle Cooperative Operaie di Trieste, che hanno portato l’azienda al fallimento, hanno preferito ignorare che nell’area del loro principale punto vendita di Aviano esisteva una tale testimonianza storica.
Ora, il timore dei tre rappresentanti della ex sezione soci è che, con la fine di Coop. Operaie, anche la targa in onore a Luigi De Zan venga rottamata. «Sarebbe un fatto grave – sostiene Carlo Tassan Viol – per la storia e le tradizioni cooperative di Aviano e degli avianesi. Una soluzione potrebbe essere di lasciare la targa nella sua dimora attuale, magari con qualche fiore ornamentale, o si potrebbe spostarla, magari nelle pertinenze del punto vendita coop di Marsure, in procinto di essere assorbito dalla Coop di Casarsa. Si tratta di un negozio più piccolo, ma con una tradizione cooperativa che, come per “La Vittoria”, risale ai primi anni del Novecento».
Sigfrido Cescut
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