Non può comprare la Lamborghini: la costruisce con il compensato

Buja: dopo cinque anni di lavoro William Covasso ha realizzato a casa la propria auto di lusso. Dalla passione per la falegnameria alla realizzazione di un prototipo con pannelli di legno

"Vi racconto come ho costruito la Lamborghini con il legno"

BUJA. C’è chi può permettersi la Lamborghini, e chi invece se la costruisce da solo. La storia è quella di William Covasso, 43 anni, residente nella frazione di Tomba che, seguendo la sua passione, tanto per le automobili di lusso che per la lavorazione del legno, è riuscito a realizzare con le sue mani una Lamborghini, utilizzando pannelli di compensato.

Ci ha messo cinque anni per realizzarla e pochi mesi fa l’ha terminata: «Ho iniziato nel 2012 – racconta William Pezzetta – spinto dalla passione per la Lamborghini, e visto che non potevo permettermela me la sono fatta da solo.

Sono partito guardando i miei modellini della Burago, anche perché era impossibile per me avere un modello originale. Anche guardando le foto che ho trovato su internet, ho studiato le misure e le inclinazioni della carrozzeria utilizzando dei pannelli multistrato di pioppo, il legno ideale per questo tipo di lavori perché è malleabile e si piega.

Ci ho lavorato ogni giorno in questi cinque anni, anche il sabato e la domenica: ora è finita, anche se devo terminare alcune rifiniture».

La Lamborghini è parcheggiata in una stanza al piano terra di un piccolo casolare situato accanto alla casa di famiglia di William nel mezzo del verde a Tomba: è lunga 4, 78 metri per poco più di due metri.

Dalle tavole opportunamente inclinate della carrozzeria, alle gomme, fino ad arrivare al volante e ai componenti del motore che in queste auto è posizionato sul lato posteriore: tutto è realizzato con il legno, e soltanto per i vetri è stato utilizzato il plexiglass.

Ciò che sorprende è che William nella vita è un perito elettronico diplomatosi al Ceconi di Udine, ma quella passione per lavorare il legno ce l’ha da molti anni.

«Quando ero un ragazzo – racconta – iniziai lavorando le tavole di legno che ci portava mio zio. Lavoravo con le seghe normali e senza particolari strumenti, costruendo scarpiere, cassapanche, cose molto semplici. In seguito imparai anche a rispettare le misure e mi sono comprato una sega elettrica. La Lamborghini è stato un lavoro complesso: ho passato molte ore per capire come fare».

William ha sempre avuto la passione per la Lamborghini e quello che ha realizzato prende spunto dal modello uscito nel 2011.

Ciò che colpisce è il grande lavoro svolto solo per il piacere di farlo visto che non ha ancora pensato di metterla in mostra da qualche parte: «In realtà – dice William –, sarebbe anche difficile portarla fuori da dove è parcheggiata, visto che l’ho realizzata pezzo per pezzo, in quella stanza e ho bloccato le ruote proprio perché non si muova.

Ho scritto alla casa che realizza queste auto, segnalando ciò che avevo fatto per vedere se erano interessati a vederla».

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