«Non mi candido più» Laura Fasiolo si ritira dalla corsa a sindaco

Dopo Maran, anche l’ex parlamentare fa un passo indietro «Circolano altre proposte di nomi. Saranno all’altezza» 
Francesco Fain

Francesco Fain

Dopo Alessandro Maran (con quel suo “Vonde monadis” che è diventato virale), anche Laura Fasiolo si sfila. E ritira la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Gorizia, proprio quando Emanuele Traini, capogruppo della lista civica portelliana “Gorizia”, si era speso in un appassionato endorsement nei confronti proprio dell’ex senatrice, giudicandola la persona giusta per sbarrare la strada alla riconferma di Rodolfo Ziberna.

Fasiolo motiva e argomenta la sua decisione che dimostra come, nella galassia allargata di centrosinistra, le idee non siano poi così chiarissime e risulta difficile trovare una sintesi fra correnti, personalismi, orticelli. «Ringrazio chi, tra i cittadini e le cittadine di Gorizia e le varie forze politiche, ha sostenuto la mia disponibilità alla candidatura espressa nel Partito democratico di cui sono stata fondatrice e nelle cui file sono stata eletta senatrice - premette Laura Fasiolo -. Nel corso del mandato parlamentare ho lavorato per mettere in sicurezza questa città che allora, dal 2014 ad oggi, ha rischiato di perdere le istituzioni, pubbliche e non, più significative, operando attraverso vari provvedimenti che si stanno realizzando. La mia disponibilità alla candidatura è parsa, a me come a molti sostenitori/trici democratici e a concittadini al di fuori della politica, la logica prosecuzione di un impegno che sto, comunque, contribuendo a perseguire».

Sin qui, la descrizione di quanto già si sapeva. Poi arrivano i sassolini che, questa volta, l’ex parlamentare ha deciso di far uscire dalle proprio scarpe. «Purtroppo - rileva - non sono confortata in tal senso dal particolare disinteresse di una parte, necessaria al mantenimento della disponibilità già espressa». Quale sia questa “parte”, Fasiolo non lo specifica ma è chiaro che internamente al centrosinistra non ci sia convergenza su un’eventuale discesa in campo dell’ex dirigente scolastica. Ma una citazione alla recentissima “investitura” viene fatta. «Nel ringraziare il consigliere comunale Emanuele Traini per il molto gradito e altrettanto generoso endorsement, seguíto ad altri significativi inviti, mi vedo costretta a ritirare la disponibilità a suo tempo data». Stop. Fasiolo si fa da parte. Come già fece Alessandro Maran.

«Circolano - conclude Fasiolo - altre proposte di nomi e personalità valide e capaci che, sicuramente, saranno all’altezza del complicato compito che le attende. Grazie ai miei concittadini e alle tante donne che mi hanno in questi mesi stimolata all’impegno, ai cari amici e amiche del Partito democratico, ma anche ai tanti alleati compagni di strada per l’incoraggiamento. Assicuro tutti che starò comunque all’erta sul governo della città, con attenzione e solerzia anche da privata cittadina, perché Gorizia non venga espropriata del suo ruolo, dignità e bellezza». —

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