«Non diamo tutte le colpe all’Esercito, intervenga il Ministero»
PALMANOVA. «Inutile addossare ora tutte le colpe al comparto militare». Il capogruppo di minoranza, Luca Marzucchi, dopo il crollo che ha interessato un’area della parte superiore della controporta di porta Cividale, fa alcune precisazioni sulle responsabilità di quanto sta accadendo alla cinta fortificata di Palmanova.
«Quando succedono crolli, smottamenti di terreno, cadute di parti di immobili storici della fortezza, è per tutti un dispiacere – commenta – . A tutti fa male vedere un pezzo di storia che si sgretola. Ma in questo momento non avrebbe senso, né sarebbe giusto puntare il dito contro qualcuno e, nello specifico, contro l’Esercito che, comunque, negli anni, tanto ha fatto anche per la tutela del tratto di competenza del Museo militare».
Per Marzucchi la situazione è generale e riguarda tanto le competenze civili che quelle militari.
«Dopo questo crollo su Palmanova ci sarà per un po’ di giorni l’attenzione mediatica, i giornali, le tv, gli appelli a intervenire con urgenza, le promesse. E va bene. È giusto e logico che sia così. Ma poi? Di quante leggi speciali per Palmanova abbiamo sentito parlare negli anni? Di quanti contributi per salvare la città stellata? Quanti protocolli per intervenire sulla fortezza?».
Lo Stato, secondo il capogruppo di opposizione, ora, come in passato, ha sempre manifestato la sua attenzione alla città stellata, non ne ha mai negato il valore, qualsiasi fosse il colore politico al Governo della nazione.
«Eppure – conclude – la realtà di Palmanova è rimasta sempre quella. Il Ministero, invece di dare contributi, con piani triennali, intervenga subito, con i propri mezzi. Se davvero gli sta a cuore la città, domattina sia qui con i propri tecnici a valutare gli interventi necessari e dia loro corso. Altrimenti il dubbio che anche i tre milioni di euro appena promessi siano solo la pillola elettorale che nessun male cura non ce lo leva nessuno». (m.d.m.)
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