Non ci fu abuso d’ufficio: due assoluzioni

Prata, il processo sulle procedure di affidamento dell’incarico di fornitura e posa in opera dell’impianto di climatizzazione nella biblioteca comunale. Atti al pm per valutare la posizione di un teste
Toghe di magistrati poggiate su un tavolo di un'aula di tribunale, in una foto d'archivio. Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti governative, ha dato il via libera al decreto di attuazione della delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il testo è stato approvato all'unanimità ed è confermato quanto previsto in entrata. Il testo, dunque, sempre secondo quanto si apprende, prevede la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali sui 165 esistenti e la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale. Viene prevista inoltre la redistribuzione del personale sul territorio. ANSA
Toghe di magistrati poggiate su un tavolo di un'aula di tribunale, in una foto d'archivio. Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti governative, ha dato il via libera al decreto di attuazione della delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il testo è stato approvato all'unanimità ed è confermato quanto previsto in entrata. Il testo, dunque, sempre secondo quanto si apprende, prevede la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali sui 165 esistenti e la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale. Viene prevista inoltre la redistribuzione del personale sul territorio. ANSA

PRATA. Per il tribunale collegiale di Pordenone, non c’è stato abuso d’ufficio nelle procedure di affidamento dell’incarico di fornitura e posa in opera dell’impianto di climatizzazione nella biblioteca comunale di Prata, nel 2008.

Sono stati assolti perché il fatto non sussiste l’ex dirigente del Comune di Prata Giuditta Rombolà, 49 anni, di Cordenons e Massimo Ciprian, 44 anni, di Prata, legale rappresentante della fitta Cm termoidraulica srl.

L’accusa aveva chiesto la condanna rispettivamente a 2 anni e 2 mesi e a 1 anno e 4 mesi di reclusione, mentre il Comune di Prata, costituitosi parte civile con l’avvocato Guido Terzi di Venezia, aveva avanzato una richiesta di risarcimento del danno di 50 mila euro.

Rombolà, difesa dall’avvocato Francesco Longo, è stata scagionata con formula piena anche dalle accuse di falso ideologico e materiale e occultamento di documenti. «Abbiamo dimostrato la totale estraneità della nostra assistita da queste ulteriori contestazioni», precisa l’avvocato Longo.

È stata disposta, invece, la trasmissione degli atti in Procura per valutare la posizione del geometra Mario Sartor, residente a Meduno, all’epoca dei fatti dipendente del Comune di Prata, sentito nel corso del processo in veste di testimone.

Nessun ingiustificato favoritismo nei confronti della ditta Cm termoidraulica, dunque, ma, come precisa l’avvocato Francesco Longo, legale di fiducia di Rombolà, «piena legittimità e correttezza formale e sostanziale delle condotte».

A Rombolà si contestava di non aver richiesto più preventivi per i lavori, ma in realtà le procedure di legge, come sottolinea Longo, prevedono la possibilità di concludere una fornitura di beni con ditte fiduciarie, che hanno già rapporti con l’ente pubblico e hanno dimostrato l’idoneità a svolgere in modo corretto la loro attività.

«Invitare altre ditte – sostiene Longo –, quando le offerte delle imprese fiduciarie erano già conosciute, avrebbe costituito un reato, quello di turbativa d’asta».

«Finisce – commenta l’avvocato Paolo Dall’Agnolo, legale di fiducia di Ciprian – un calvario giudiziario. L’accusa era infondata. Ciprian non ha mai posto in essere condotte illecite, anzi, ha sempre agito con la massima trasparenza e in buonafede. Dall’ampia discussione dibattimentale è uscita in maniera indubbia l’assoluta estraneità del Ciprian agli addebiti formulati».

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