Nigeriano ingerisce 95 ovuli: in pancia 1,3 chili di cocaina

Un 29enne fermato allo scalo di Boscoverde, era su un treno diretto a Firenze La droga proviene dall’Olanda, il valore sul mercato è di 250 mila euro

TARVISIO

Nonostante viaggiasse con documenti in regola e il biglietto (fino a Firenze) correttamente timbrato, alle domande delle forze dell’ordine aveva tradito un certo nervosismo: una debolezza quasi impercettibile, ma non agli occhi allenati del personale della Polizia e della Guardia di finanza che nei suoi confronti hanno subito avviato accertamenti più approfonditi, che hanno portato a scoprire l’incredibile: il 29enne nigeriano era un corriere della droga con addosso (o meglio nello stomaco) 95 ovuli contenenti complessivamente un chilo e 300 grammi di cocaina. Un piccolo tesoro considerando che una volta immessa sul mercato la “neve” (che a una prima analisi è risultata essere di qualità elevata) avrebbe fruttato circa 250 mila euro.

La scoperta risale alla notte tra martedì e mercoledì scorsi, quando su un treno internazionale proveniente dall’Austria e diretto a Firenze sono saliti gli uomini del settore di Polizia di Frontiera di Tarvisio (coadiuvati dai colleghi del Reparto Mobile di Padova), guidati dal commissario capo Giovanni Marruzzo, e il personale della Compagnia di Tarvisio della Guardia di finanza, coordinato dal capitano Giovanni Torino (con le Fiamme Gialle anche le unità cinofile). Era circa l’1.30 della notte quando, notato il soggetto seduto da solo in uno dei vagoni della seconda classe, è scattato uno dei tanti controlli operati congiuntamente da Polizia e Gdf. Le solite domande, il controllo dei documenti, poi la decisione di approfondire: il cittadino di origini nigeriane, Joseph Eigbegbele, è stato fatto scendere dal convoglio e accompagnato negli uffici di polizia nello scalo ferroviario di Tarvisio-Boscoverde, dove è stato identificato tramite fotosegnalamento. Nonostante la fedina penale pulita, su autorizzazione del pm di turno, è stato disposto il trasferimento del 29enne all’ospedale di Udine, dove è stato sottoposto ad analisi radiografiche che hanno confermato i sospetti e svelato, nascosti a livello gastrointestinale, 95 ovuli (di circa quattro per due centimetri) contenti complessivamente 1,3 chilogrammi di una sostanza che la Scientifica di Udine ha poi confermato essere cocaina. La droga, una volta espulsa dal nigeriano, è stata posta sotto sequestro mentre per il 29enne nigeriano, una volta esclusi rischi sanitari, è scattato l’arresto per traffico internazionale di sostanza stupefacente e il trasferimento nel carcere di Udine.

A sorprendere, tuttavia, resta «l’ingente quantità di cocaina trasportata da un singolo soggetto - ha commentato l’operazione il commissario capo della Polizia di Frontiera di Tarvisio, Giovanni Marruzzo -, perchè 95 ovuli sono davvero tanti. Le analisi finali sullo stupefacente, su delega del magistrato, devono ancora essere effettuate ma da un primo riscontro la qualità è risultata essere buona, per non dire elevata. Un dato che stima in circa 250 mila euro il valore della droga una volta immessa sul mercato. Droga proveniente presumibilmente dai Paesi Bassi, dall’Olanda in particolare, e diretta in Italia: sicuramente a Firenze vista la destinazione finale del biglietto in possesso della persona arrestata, ma non si esclude che il traguardo fosse la capitale. Non parlerei di una rotta ormai consolidata del traffico internazionale di droga, anche se sotto le festività pasquali, come Polizia, avevamo effettuato un sequestro analogo per quantità, rinvenendo in quell’occasione 119 ovuli per complessivi 1,4 chilogrammi di stupefacente trasportati nello stomaco da due soggetti. Ma allora si trattava di eroina, quindi con un valore di mercato inferiore a quello della cocaina». —

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto