Niente casa di riposo Vicino a villa Dolfin un centro diurno e l’housing sociale

porcia
Niente casa di riposo, ma un centro diurno, nucleo Alzheimer e housing sociale nell’area vicino a villa Correr Dolfin. È l’ipotesi progettuale presentata ieri in municipio dal sindaco Marco Sartini e dal cda della Asp Umberto I. Per la casa di riposo i cittadini di Porcia saranno equiparati a quelli di Pordenone per accedere alla Umberto I e a Casa Serena.
La casa di riposo era prevista nell’area di otto ettari acquistata dalla amministrazione Gaiarin dopo l’entrata di Porcia nella Asp Umberto I e l’accordo con il Comune di Pordenone, che avrebbe dovuto finanziare l’opera.
Ma con l’insediamento della maggioranza del sindaco Marco Sartini era evidente un cambio di rotta, sancito ufficialmente ieri alla presenza del presidente della Asp Antonino Di Pietro, del direttore Giovanni Di Prima e del consigliere di Porcia Gianfranco Marchetto.
Sartini ha evidenziato che la pandemia ha cambiato anche le necessità e che anche il piano nazionale di ripresa e resilienza punta sulla domiciliarità «così – ha sottolineato – come previsto nel nostro programma». Sulla decisione ha influito il fatto che con le nuove realizzazioni, tra Pordenone l’hinterland ci saranno 500 posti letto.
A Di Pietro il compito di illustrare il progetto per l’area: «Abbiamo discusso a lungo con il Comune. Noi siamo una’azienda di servizi alla personale e non dobbiamo concentrare l’attenzione solo sugli anziani, ma sulle fasce che abbiano bisogni a cui dobbiamo dare una risposta».
È nato il progetto che prevede la realizzazione nell’area di due centri diurni, da 30 posti ciascuno, e due nuclei Alzheimer con gli stessi numeri (uno dei quali potrebbe anche avere una funzione residenziale), un poliambulatorio riabilitativo, abitazioni di social housing per anziani, un parcheggio da 300 posti a disposizione dei grandi eventi di villa Correr Dolfin, uno da 120 per le strutture sanitarie e spazi per l’ampliamento delle attività delle realtà scolastiche gestite dalla Melarancia. Previsto anche uno spazio l’ampliamento.
Un investimento da 12 milioni: per ora ce ne sono 350 mila, quelli per la progettazione della casa di riposo, che consentono di avviare le attività. «Sarà un progetto che deve avere un respiro regionale – ha aggiunto Marchetto – e per questo lo presenteremo a Trieste per reperire le risorse».
Il consigliere ha anche annunciato che i cittadini di Porcia saranno equiparati ai pordenonesi per l’accesso alle case di riposo dell’Asp Umberto I: questo comporterà anche una diminuzione di 5 euro al giorno delle rette per gli autosufficienti, per i nuclei Alzheimer e per l’ospitalità temporanea. Per Di Prima «con queste scelte l’Asp intende investire sulla comunità di Porcia». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto