Nico, da imprenditore a scultore del legno

CORDENONS. Artista per passione, autodidatta e tuttofare, a 74 anni ha deciso di esporre in mostra per la prima volta i suoi lavori. «Sono stati gli amici a convincermi», dice. Nico Mozzon, ex impresario edile, da quando è andato in pensione dedica gran parte del suo tempo alle creazioni, perché di star fermo non è capace. Si diletta quindi, «per puro piacere», a creare piccoli e grandi oggetti in legno, prevalentemente, ma non solo, che custodisce nella sua abitazione.
Queste opere saranno al centro della sua prima mostra, “Sapore di legno”, che sarà inaugurata sabato 9 novembre alle 17, nella nuova sede della Pro Villa d’Arco. La presentazione sarà affidata all’imprenditore Gabriele Centazzo, uno dei fondatore di Valcucine e amico dello scultore, nonché tra i primi estimatori delle sue creazioni. La mostra rimarrà aperta anche domenica 10, sabato 16 e domenica 17 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Nico Mozzon ha deciso che le eventuali offerte che saranno raccolte durante la mostra saranno destinate alla Pro Villa d’Arco. «Non credevo che le mie creazioni potessero essere oggetto di una mostra – dice il 74enne – ma ora che tutto è pronto per esporle, confesso di essere emozionato». Quando nel 2003 ha chiuso la sua piccola impresa ed è andato in pensione, Mozzon per scappare all’ozio, ha preso martello e scalpello e ha provato a ricavare da una pietra del giardino di casa il volto di una donna.
Poiché la cosa non era riuscita male, è andato avanti e ha virato verso la lavorazione del legno. Nella sua collezione, fino ad oggi mostrata solo ad amici e parenti, ci sono una grande casa coloniale con vigna ispirata ai ricordi della sua infanzia, un paio di tradizionali “polpi” (zoccoli in legno) e una “racola”, che si richiamano alla tradizione contadina; ma anche una carrellata di sei Ferrari lignee in scala – la sua passione – e una bicicletta da donna in legno e una mountain bike rivestita con 10 mila sassolini. Peso 19 chili. Anche questi due manufatti saranno espostI. L’artista li ha realizzate nel 2013, anno della tappa del Giro di Italia a Cordenons.
Da tre anni a questa parte, invece, il 74enne si è concentrato su altri soggetti: sono perciò comparsi gufi, picchi, pavoni e una bellissima aquila alta un metro e 20 centimetri per 1,6 di apertura alare. Non mancano poi nemmeno un pastore a misura d’uomo, con accanto un cane, tra le gambe un coniglietto e sulle spalle una gerla con all’interno un agnellino e un orso di due metri. —
M.Bi.
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