Net, Raggi presidente In consiglio entrano Antonelli, Petris Bearzotti e Falcone

Ma è polemica fra sindaci: «La Lega si prende tutto» Il neoeletto: una raccolta rifiuti più efficiente per i cittadini

Alessandro Cesare

Tutto come previsto, o quasi. Il rinnovo del consiglio di amministrazione di Net è stato una prova di forza della Lega che, oltre al presidente, si porta a casa anche un consigliere in quota Csr, l’ex Consorzio smaltimento dei rifiuti della Bassa Friulana. L’assemblea riunitasi ieri al teatro San Giorgio ha eletto all’unanimità Mario Raggi (approvata anche la sua nomina a presidente della società partecipata), Giovanni Petris, Ugo Falcone, Alfrida Bearzotti e Laura Antonelli. Ma non sono mancate le tensioni tra gli amministratori di centrodestra.

Tutto è nato dalla decisione del Comune di Udine di non astenersi durante la votazione dei due componenti ex Csr, diventando in questo modo determinante per la scelta di Bearzotti ed escludendo l’altro nome proposto dai sindaci della Bassa friulana, Mariella Moschione. I rappresentanti di Talmassons, Bicinicco, Santa Maria la Longa (solo per citarne alcuni) sono stati così battuti dalla candidatura avanzata dal sindaco leghista di Pocenia, Sirio Gigante, e appoggiata dall’assessore del Carroccio del capoluogo friulano, Francesca Laudicina. Un asse padano che ha finito per irrobustire, e non di poco, la componente leghista nel cda. Gli altri eletti fanno riferimento a Forza Italia (Petris), a Fratelli d’Italia (Falcone) e al centrosinistra (Antonelli).

«Udine non ha avuto la sensibilità di astenersi facendosi forte del 64% delle quote di Net – hanno tuonato alla fine dell’incontro i sindaci della Bassa, capeggiati da Fabrizio Pitton di Talmassons –. È stata una brutta elezione». Che l’assemblea non sarebbe stata tranquilla lo si era capito subito, dal via vai dentro e fuori la sala riunioni del teatro e dalle continue telefonate per trovare un accordo sui nomi “ex Csr”. Edi Colaoni, uno dei consiglieri uscenti di Net, ha lasciato l’incontro ancora prima del suo inizio. E così si è arrivati al voto palese, con il centrodestra diviso che ha portato i due nomi, finendo per sacrificare quello di Moschione. Oltre a Colaoni, escono dal cda di Net, Alessandro Cucchini (presidente), Andrea Galimberti e Daniela Lucca.

Da ieri, quindi, è iniziata l’era Raggi alla guida società che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Consulente finanziario, alle spalle ha esperienze come amministratore a Udine e a Tavagnacco. Il suo nome non ha convinto tutti i leghisti udinesi, ma l’imprimatur dei vertici regionali e nazionali del movimento ha avuto un peso decisivo nella scelta. «Sono grato al sindaco Fontanini – queste le prime parole di Raggi – per la fiducia riposta nei miei confronti. Farò di tutto per dare ai cittadini un servizio sempre più efficiente e performante». —

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