Nell’ex polveriera di Romans spazio al villaggio longobardo

Edo Calligaris / ROMANS
L’ex polveriera di Romans d’Isonzo potrebbe diventare un villaggio longobardo. La giunta comunale, infatti, ha deliberato di aderire alla richiesta di partenariato, in qualità di Comune e di Museo, rivolta dalla locale associazione di rievocazione storica Invicti Lupi. Richiesta finalizzata a sostenere la domanda che il sodalizio stesso intende presentare alla Regione, dopo il bando Ripartenza cultura e sport, relativo alla riqualificazione di una parte dell’ex polveriera militare, zona laghetti di viale Trieste a Romans, per trasformarla in un villaggio fortificato longobardo del VI secolo.
Nella delibera viene evidenziato il bando della Regione che mette a disposizione incentivi annuali per progetti regionali finalizzati a rilanciare le attività culturali e sportive e la gestione dei beni del patrimonio culturale, e a offrire occasioni di lavoro ai lavoratori dei settori culturale e sportivo regionale.
Il documento prende atto «che la locale associazione Invicti Lupi intende presentare domanda, così come da nota pervenuta in data 21 giugno 2021, allegando un progetto interessante relativo alla riqualificazione di una parte dell’ex polveriera militare, per trasformarla in un villaggio fortificato longobardo del VI secolo e chiede all’ente di sostenerla divenendone partner, nella doppia veste di’Comune di Romans d’Isonzo e di Civico Museo Archeologico di Romans, mettendo a disposizione l’area. La giunta ha ritenuto valido in progetto «in quanto completa il lavoro di ricostruzione filologica portato avanti da tempo dal sodalizio romanese, e la riqualificazione del patrimonio storico longobardo che il Comune conduce ormai da molti anni e che si tradurrà nella realizzazione del nuovo museo multimediale dedicato ai Longobardi, realizzato con tecnologia e metodiche informatiche avanzate, proponendosi come una della prime realtà della regione».
Ritenuto, inoltre, che il progetto risulta anche compatibile con gli obiettivi di valorizzazione e riqualificazione dell’ambito proposto, oltre che con le destinazioni e gli strumenti urbanistici, la Giunta comunale ha deciso di farlo proprio.
La polveriera di Romans, di proprietà dello Stato, è stata dismessa alla fine degli anni Settanta, inizio anni Ottanta, dopodiché è rimasta abbandonata a sé stessa. Successivamente è stata ceduta al Comune di Romans, che ha permesso a diverse associazioni locali, di usare come magazzino le casette in cui un tempo venivano depositati gli esplosivi. Lo scorso anno l’amministrazione comunale di Romans, con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste ed in particolare della facoltà di Architettura di Gorizia, aveva avviato uno studio di ricerca di studio dell’area, con particolare riguardo alle possibili forme di recupero e valorizzazione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto