Nel monastero di Attimis arrivano le reliquie di Santa Chiara

Sarà l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato a dare il benvenuto in Friuli alla reliquia di Santa Chiara. Lo farà nel corso della liturgia aperta a tutti i fedeli, che celebrerà sabato 2 luglio 2016,...

Sarà l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato a dare il benvenuto in Friuli alla reliquia di Santa Chiara. Lo farà nel corso della liturgia aperta a tutti i fedeli, che celebrerà sabato 2 luglio 2016, alle 17.30, nella chiesa del Monastero delle Clarisse sacramentine a Borgo Faris di Attimis, che ospiterà per la seconda volta la reliquia della figlia di san Francesco, riconosciuta come patrona delle telecomunicazioni. La prima volta accade nel 2003, dopo l’incendio che colpì parte dello stesso Monastero, ma in quell’occasione vi rimase per pochi giorni, mentre quest’anno la reliquia si fermerà per alcuni mesi, a fare la gioia dei tanti devoti.

Si tratta di un frammento del capo di Santa Chiara, ritrovato in occasione dell’ultima ricognizione dei resti mortali, incastonato nel reliquario alto 65 centimetri, costruito in bronzo fuso a cera persa, con finiture in oro satinato e lucido. La struttura rappresenta, in alto, un volo d’angeli coronanti la bolla in vetro con il frammento osseo, sovrastata dalla Madonna. Da sotto la bolla trasparente scende una sorgente a formare lo stelo del reliquario, riportante santa Chiara, o una clarissa, la Croce e una pianticella.

Secondo la descrizione predisposta nel 2003 in occasione dei 750 anni dal transito di Santa Chiara, il reliquario può essere idealmente suddiviso in due parti; in alto la Gloria celeste, mentre lo stelo raffigura la vita terrena della prima discepola del poverello di Assisi. La bolla in vetro con il frammento osseo è quasi una luce attorniata dagli angeli con ali lucenti, stilizzate in modo da sembrare raggi di luce che convergono verso il centro. E la Madonna, posta sopra la bolla, richiama la Vergine più splendente che apparve al capezzale di Chiara poco prima della sua morte.

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