Negozi in mano ai cinesi? «Un’occasione di lavoro»

PORDENONE. I cinesi in città? Per qualcuno possono essere un toccasana. Lo sa bene Marika che da due anni e mezzo è dipendente in un salone di parrucchiere gestito da cinesi, il salone Oriente in via Santa Caterina.
Chi pensa che i cinesi siano gente chiusa, che autogestisce le proprie attività e non dà occasioni per gli italiani deve ricredersi, almeno per quanto testimonia Marika.
«Non sono l’unica italiana dipendente di cinesi – afferma mentre lavora nel salone –. Io conosco anche altri italiani che lavorano in negozi gestiti da cinesi. Non posso che ringraziarli, mi trovo bene e sono felice del lavoro che faccio».
Marika è una ragazza schiva, che s’impegna in quel che fa e bada ben poco alle interviste, ma non esita a difendere il popolo orientale.
Nel momento in cui si pensa ai cinesi come agli “occupanti” degli spazi cittadini, come agli “invasori” di locali, anche storici, della città o a coloro che si sono impossessati di gran parte di alcune vie di Pordenone, non ci sta e chiarisce che non è vero che i cinesi portino via il lavoro agli italiani.
Lei ne è un esempio: grazie a loro ha un lavoro fisso e si ritiene fortunata. All’interno del salone ci sono un paio di clienti che rinnovano l’acconciatura: anche questo è un punto di forza della gestione cinese, ovvero il fatto che tengono aperto quando altri saloni sono chiusi (come il lunedì mattina) e forniscono un servizio a orario continuato, sino la sera.
La lingua può essere un handicap: non tutti conoscono bene l’italiano. La presenza di Marika crea un ponte che unisce le due culture e permette anche al cliente pordenonese di sentirsi maggiormente a suo agio. «I cinesi in città costituiscono una fonte di lavoro – afferma – anche per gli italiani. Io ne sono un esempio. Non è vero che sono chiusi come si pensa».
In città sono sorti molti locali a gestione orientale, negli ultimi anni. Proprio tra via Santa Caterina e piazza Costantini ci sono il salone Oriente e un centro massaggi. Un altro centro massaggi è stato recentemente aperto in viale Grigoletti. In viale Marconi il bar Aosta è passato recentemente a una gestione cinese e il bar Marconi, chiuso da tempo, sembra debba passare in mani asiatiche.
E, ancora, nella galleria dei negozi (molti dei quali chiusi) di viale Marconi, aprirà una rosticceria-fast food che parlerà cinese. E, per concludere, in ordine di tempo anche il bar al Ponte Meduna (già Pashà) ha aperto sabato scorso con gestione orientale.
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