Gli negano le dimissioni per tenerlo in osservazione, paziente picchia e ferisce due infermieri: arrestato

L’uomo, di 32 anni, risvegliatosi da un trauma cranico da caduta accidentale, di fronte al diniego del personale medico dell’ospedale di Udine prima ha danneggiato gli arredi, poi ha aggredito i sanitari

Necessario l'intervento della polizia all'ospedale di Udine
Necessario l'intervento della polizia all'ospedale di Udine

La polizia di Stato di Udine, nella giornata di Ferragosto, in ossequio alla nuova normativa penale a tutela del personale sanitario, ha tratto in arresto un trentaduenne marocchino, resosi responsabile di aggressione a medico e infermieri del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.

L’uomo, risvegliatosi da un trauma cranico da caduta accidentale, manifestava l’intenzione di lasciare l’ospedale, ma la dottoressa curante gli negava le dimissioni, consigliandogli di terminare il periodo di osservazione, anche in considerazione del fatto che, all’origine del colpo, vi era la probabile assunzione di cannabinoidi, di cui erano ancora presenti gli effetti.

Tale rifiuto scatenava l’ira del paziente, che iniziava a urlare e a gettare a terra i propri effetti personali e quindi a malmenare il personale sanitario che cercava di contenerlo. Da qui l’attivazione di uno dei pulsanti d’allarme presenti da qualche settimana all’interno del pronto soccorso udinese, pulsanti che trasmettono una chiamata d’emergenza direttamente alla centrale operativa della Questura, ovviando ai “tempi morti” del Numero Unico di Emergenza e garantendo così un più celere intervento della Volante a tutela dei sanitari.

Il rapido arrivo sul posto dei poliziotti ha fatto sì che due infermieri riportassero contusioni e traumi solo di lieve entità, nonostante lo stato di agitazione e la violenza dello straniero fossero tali da dover ricorrere alla sedazione per placarli.

L’aggressore è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria in stato di arresto per il reato di lesioni a personale sanitario, oltre che per aver strappato il camice di un infermiere, condotta quest’ultima che integra il nuovo reato di danneggiamento di cose destinate al servizio sanitario, introdotto, a fine 2024, per rispondere al sempre più crescente fenomeno delle violenze di pazienti e relativi parenti, anche verso i beni delle strutture ospedaliere.

All’esito del giudizio direttissimo, celebratosi nella mattinata successiva all’aggressione, al 32enne è stata imposta la misura cautelare dell’obbligo di presentarsi quotidianamente presso i carabinieri.

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