Natale alla mensa Caritas di Udine: «Qui ci siamo sentite in famiglia»

Oltre 130 persone a pranzo alla “Gracie di Diu”: accoglienza, calore umano e un sorriso che vale più di ogni dono

Viviana Zamarian

Lejla e Ludmilla hanno appena finito di pranzare alla mensa diocesana “La Gracie di Diu”. «Sono tutti così gentili qui, siamo profondamente grate per quello che ci è stato donato». Arrivano dalla Georgia e dall’Ucraina. «Non abbiamo nessuno a Udine e oggi ci siamo sentite in famiglia», dicono. In mano hanno un sacchetto con alcuni pacchetti confezionati. È la cena che i volontari hanno donato loro.

«C’è la verdura, e poi pasta e pane», aggiungono. Ci augurano buone feste e ci salutano.

Poco dopo le 11.30 la fila all’interno è già lunga davanti al bancone dove i volontari della Caritas stanno distribuendo il pranzo di Natale. Ci sono tanti ragazzi stranieri senza un posto dove andare a dormire, c’è chi ha perso il lavoro e si è ritrovato, superati i 50 anni, senza un reddito e un futuro, c’è chi una casa ce l’ha ma è solo e qui, in via Ronchi, trova il calore di un pranzo condiviso, una parola gentile, un pasto cucinato con amore.

In tutto oltre 130 persone. Il menù prevede lasagne, pollo con patate, macedonia e poi il dolce. «Un menù che faccia sentire che questo sia un giorno di festa, un po’ diverso dagli altri», racconta una volontaria. Perché ogni giorno qui alla mensa i volontari – una quindicina in tutto – dalle 11 alle 12.30 preparano i pasti. «Si creano legami, ci si sente in famiglia e vogliamo rendere questo Natale un po’ speciale per tutti».

Arianna Barazzutti è il secondo anno che trascorre il Natale alla mensa, dove presta servizio di volontariato ogni sabato. «Ci ringraziano per essere qui per loro e invece sono loro che danno qualcosa a noi – afferma –. Cambia totalmente la prospettiva e nessuno lo può capire fino in fondo se non viene qua e non lo prova perché ciò dà una serenità assoluta».

All’esterno vengono distribuite anche coperte e indumenti caldi. All'interno, attorno alle tavolate, si pranza insieme. Le persone che vengono qui ci fanno vivere il Natale in modo differente e unico. «È il loro sorriso – aggiunge la volontaria Antonella Zaccoil nostro regalo più grande».

 

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