Nasce la prima chitarra fatta con legno sostenibile

Manzano, lo strumento realizzato con sette diverse specie di alberi certificati. Il progetto è stato messo a punto da un team guidato da Gianni Cantarutti

MANZANO. Nasce a Manzano la prima chitarra classica italiana in legno sostenibile. A fornire la materia prima sono sette differenti specie di alberi certificati (abete rosso, mogano, rovere chiaro e scuro, betulla, pao ferro e Ovangkol) provenienti da una gestione forestale responsabile.

La realizzazione dello strumento si deve, invece, all’impegno dell’esperto di legnami Gianni Cantarutti che, grazie all’associazione Culturalegno – realtà senza fini di lucro che promuove, organizza e realizza attività ed iniziative per far conoscere il legno in rapporto alla cultura e alla natura, con sede a Manzano – ha coinvolto nel progetto il liutaio goriziano Marco Lorenzon.

Un binomio perfetto in grado di mettere insieme artigianato e sostenibilità e riprodurre attraverso note, scale naturali ed accordi l’armonia che scaturisce dalla natura e la capacità evocativa del mondo vegetale. Come spiega infatti il liutaio Marco Lorenzon la ricerca di materia prima sostenibile è al centro di questa iniziativa. «La chitarra, esattamente come gli alberi – dichiara –, è frutto di un lavoro lento ma ostinato, una sinfonia di passione e dedizione. Scegliendo di impiegare solo legni sostenibili abbiamo voluto ripagare la natura per la risorsa rinnovabile che ci ha donato».



Anima del progetto è il manzanese Cantarutti che a San Giovanni al Natisone ha dato vita nel 2006 alla xiloteca “Lignamundi”, uno spazio-mostra dall’alto valore didattico in cui sono raccolti migliaia di pezzi di legname di alto pregio e oggetti creati con questa materia ed è anche ideatore e co-fondatore di un’azienda, la Slow Wood, con sede a Milano.

«Ho trasformato un credo e una passione che avevo fin da bambino in lavoro da tramandare ai giovani partendo proprio dalla culla del Distretto della Sedia – spiega Cantarutti – perché sono convinto che questo settore può dare ancora molto se al design, che tanto va di moda tra le aziende in questo momento, vanno abbinati anche la ricerca della materia prima e il saper fare».

Le specie legnose conservate a San Giovanni raccontano una storia, quella del Triangolo, mentre l’associazione Culturalegno di Manzano promuove e valorizza la risorsa con corsi di falegnameria per appassionati. «Il processo produttivo – aggiunge Cantarutti – deve essere accompagnato da un ritorno alle origini, alla cultura del saper fare e del modellare il legno». Un po’ come è avvenuto per la stessa chitarra.

«I legni trattati sono tutti sostenibili perché certificati dal Forest Stewardship Council, organizzazione internazionale non governativa che attesta la provenienza della materia prima da foreste gestite secondo alti standard ambientali, sociali ed economici». Un esempio di sostenibilità che ha già avuto precedenti nel mondo e in Europa. Ma che è il primo caso in Italia. E ancora una volta i pionieri sono radicati nel Distretto della Sedia.

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