Narduzzi: addio alla politica, ora insegno

L’ex capogruppo leghista in Regione è supplente di italiano e storia. «Cambio la mia vita e progetto di scrivere un libro»

ROVEREDO. L’ex capogruppo della Lega in consiglio regionale sale in cattedra: Danilo Narduzzi è docente di storia e italiano. L’ha detto a se stesso e amici. «Cambio vita».

Punto a capo: il presente del docente Narduzzi sono tre settimane di incarico all’Isis Marchesini a Sacile e il futuro è il concorso ordinario per dire basta alla precarietà. Un’altra vita e nuovi orizzonti professionali, dopo 20 anni e passa di politica.

«Supplente di italiano e storia – ha detto Narduzzi –. Seguo la politica nelle retrovie e il progetto per il futuro è quello di scrivere un libro». Magari un “thriller” politico? Chissà. Ma la Lega Nord? “Un grande amore – ammette Narduzzi –. Ho la tessera del movimento, ma la politica abbia bisogno di rinnovarsi: avanti i giovani».

A ricandidarsi, non ci pensa proprio. «In questo momento, all’impegno politico ho fatto prevalere quello scolastico – ha raccontato Narduzzi –. Sono stato assessore regionale all’agricoltura nell’ex giunta Tondo e consigliere, anche comunale a Pordenone per passione. Adesso, mi dedico alla scuola perché è importante aiutare a crescere le nuove generazioni con un senso critico e civico». Un’altra professione a 54 anni: perché non è mai troppo tardi. «Non ho mai lasciato la Lega – tiene a dire –. Non mi ricandiderò nelle elezioni regionali nel 2018, ma credo che per fare politica serva una buona conoscenza delle vicende storiche. Ho insegnato anni fa anche nelle scuole non statali, quindi è giusto dire che il mio è un rientro».

Nella Buona scuola della riforma? «Scuola e politica nel senso giusto – va avanti il leghista professore –. Mi sono laureato con una tesi sul federalismo ottocentesco di Carlo Cattaneo: la nuova classe politica va formata, culturalmente a scuola, sulle conoscenze. E stop alla politica-spettacolo. Poi, la Buona scuola è un altro problema: la riforma non mi sembra abbia risolto i problemi dell’istruzione.

La realtà scolastica è quella di un ambiente difficile che ha bisogno di semplicità e soprattutto di risorse. Invece non è considerata dalle istituzioni».

Nostalgie della vita con l’adrenalina addosso nel parlamentino friulano? «Rimpiango lo stress della politica – ha ammesso Narduzzi –. La giusta dose di stress quotidiano per bloccare l’apatia». Il migliore politico 2017 che merita 10 e lode in pagella? «Non c’è dubbio, Massimiliano Fedriga: giovane, responsabile, brillante e con un grande futuro». Prima della classe nel centrosinistra? «Deborah Serracchiani nonostante tutto – dice Narduzzi –. Non condivido la sua linea politica, ma è ancora in sella».

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