Musica, prosa e danza al Giovanni da Udine batte il cuore d’Europa

“Esplorare nuovi mondi”, l’hashtag campeggia sui colorati e vivaci cartelloni che annunciano la ventitreesima stagione del teatro Giovanni da Udine, presentata ieri davanti a un’affollata platea. Esplorare nuovi mondi, in due declinazioni, quella della musica e quella della prosa.
Nel caso della musica, i nuovi mondi sono rappresentati da formazioni orchestrali, come da tradizione del Teatrone da alcune stagioni a questa parte, alcune per la prima volta a Udine altre graditi ritorni, spesso accompagnate da affermati solisti. E che il cartellone musicale allestito dal direttore e sovrintendente Marco Feruglio, sia di grande impatto e rilevanza lo dicono i nomi delle orchestre, da quella del Maggio musicale fiorentino a quella dell’accademia nazionale di Santa Cecilia; all’Orchestra Giovanile Tedesca, una formazione di giovanissimi dai 14 ai 18 anni, ma già in grande carriera in giro per il mondo, alla Russian national orchestra; dalla creatura più amata di Claudio Abbado, la Chamber orchestra of Europe, alla Akademie fur alte music Berlin, una formazione specializzata nella musica barocca; dalla irlandese Rte’ national symphony orchestra a quella di Lucerna; dalla Oslo philarmonic, una delle formazioni che in questi anni hanno fatto grande il panorama musicale scandinavo, con cui si aprirà la stagione il prossimo 19 ottobre, al Monteverdi choir- orchestre révolutionaire et romantique, davvero una chicca preziosa. E poi ci sono i direttori come Zubin Metha, Vasily Petrenko, Sir John Eliot Gardiner, Gustavo Dudamel, Daniel Harding, Robert Trevino e solisti come i pianisti Mikhail Pletnev, Leif Ove Andsnes e i violinisti Gil Shaham e Isabelle Faust.
Quanto al repertorio ci saranno grandi pagine sinfoniche, da Brahms a Schubert, Cajkovskij, Rachmaninov, Bach ma non solo Sebastian, e un omaggio a Beethoven nel 250° anniversario della nascita con una replica riservata alla scuole nell’intento di creare un fertile cortocircuito tra i giovani spettatori e gli altrettanti giovani esecutori dell’Orchestra giovanile tedesca. Insomma un cartellone quello musicale, cui vanno aggiunte due serate di danza, con una Giselle del teatro di Maribor e Dance me del Balletto jazz di Montréal, di respiro internazionale.
Un po’ più scontato e meno “da scoprire” il cartellone della prosa. Dove con una sorta di manuale Cencelli dei gusti del pubblico si è operato cercando un equilibrio tra “intrattenimento e divertimento alto, intelligente” come l’ha definito il direttore artistico Giuseppe Bevilacqua. Ecco allora classici come “La tempesta” di Shakespeare con Eros Pagni, “Morte di un commesso viaggiatore” di Miller con Alessandro Haber, “Madre coraggio” di Brecht con Maria Paiato, “Arsenico e vecchi merletti” con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini e “I fratelli Karamazov” di Dostoevski, immarcescibile cavallo di battaglia di Glauco Mauri e Roberto Sturno. Immancabile il musical con “Full monthy” diretto da Romeo Piparo, un paio di operette e show con Alè & Franz, Massimo Lopez e Tullio Solenghi e Arturo Bracchetti. Insomma un po’ di rassicurante routine, consolidata dalla presenza di attori dal fascino televisivo, come Ettore Bassi che aprirà la stagione il 29 ottobre con una versione teatrale de “L’attimo fuggente”, Peppino Mazzotta che sarà nell’“Onore perduto di Katharina Blum” di Heinrich Boll del nostro Stabile regionale diretto da Franco Però e Emilio Solfrizzi in “A testa in giù”, frizzante commedia contemporanea del francese Florian Zeller. Da segnalare “Atti unici”, una rassegna un po’ più coraggiosa, ma relegata a una sola recita di ciascun spettacolo, in cui si segnala il ritorno di Moni Ovadia e Marco Paolini, un premiatissimo “Macbettu” in sardo, una nuova edizione di Cercivento in cui Massimo Somaglino e Riccardo Maranzana passano il testimone, un gioiello della creatività teatrale regionale, a due giovani attori. Vera novità, l’anticipazione alle 19.30, anziché alle 20.45, per la terza recita di quattro spettacoli. A sfatare il mito della digestività del teatro. Auguri. Abbonamenti dal 9 settembre. —
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