Muore nel sonno Franco Tulis, l’ottico di piazzale Chiavris: aveva 66 anni

Il suo cuore si è fermato nella notte tra lunedì e martedì: un uomo generoso amante dell’equitazone, la montagna e l’avicolutra

UDINE. È morto nel sonno, probabilmente a causa di un arresto cardiocircolatorio nella notte tra lunedì e martedì. Per Franco Tulis, imprenditore di 66 anni che viveva con la famiglia a Martignacco, non c’è stato nulla da fare.

Una vita, la sua, spesa per il lavoro, che negli ultimi 40 anni l’ha visto impegnato dietro al banco della sua “creatura”, l’Ottica Tulis di piazzale Chiavris, aperta nel 1980. Oggi a portare avanti il negozio è il figlio Stefano, che ricorda così suo padre: «Era una persona ben voluta, amata, solare e generosa».

Originario di Basaldella di Campoformido, era sposato con Antonella, con cui ha avuto due figli, Stefano appunto, e Matteo. Abitava a Ceresetto di Martignacco. «Ultimamente, da un anno, aveva anche avuto la gioia di essere diventato nonno», racconta ancora Stefano. «Era un simbolo per la zona di Chiavris e per tutta la città. Si era speso molto per la locale parrocchia e in più occasioni aveva aiutato lo sport dilettantistico, dal volley al calcio».

Una generosità ricambiata dall’affetto degli amici e dei suoi clienti, alcuni dei quali lo seguivano fin dagli esordi. Da quando aveva lasciato la gestione dell’ottica, era riuscito a ritagliarsi più tempo per coltivare le sue grandi passioni: l’equitazione, la montagna e l’avicoltura. «Gli piaceva allevare galline ornamentali, con le quali ha partecipato a diversi campionati italiani, ottenendo risultati lusinghieri. Era anche consigliere dell’Afa, l’Associazione friulana avicoltori», sottolinea il figlio Stefano. Appena poteva lasciava la città per trasferirsi nella sua baita a Ovasta di Ovaro. «Era il suo regno», chiude Stefano. I funerali di Franco Tulis saranno celebrati oggi, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita del Gruagno, a Moruzzo.

Tra gli amici d’infanzia di Tulis, c’è il sindaco di Udine Pietro Fontanini, che ha espresso parole di cordoglio per la l’improvvisa scomparsa del sessantaseienne. «Per me Franco era soprattutto un amico vero, conosciuto quando eravamo a scuola insieme e al quale sono rimasto legato negli anni, anche dopo le differenti strade professionali imboccate, grazie alla comune passione per il Friuli, e in particolar modo per la nostra montagna. Ricordo ad esempio di quando decise di acquistare e sistemare uno stavolo nella frazione di Ovasta, in Carnia, dove spesso ci ritrovavamo con le nostre famiglie, la sua passione per i cavalli e per le galline da esposizione. Oggi l’attività in Chiavris è gestita dal figlio Stefano – prosegue Fontanini – che sta già dimostrando di avere non solo la passione e la competenza del padre, ma anche quella particolare sensibilità e generosità che hanno portato Franco a essere conosciuto e ben voluto in tutta la città. A lui e a tutta la sua famiglia rivolgo le mie più sentite condoglianze», conclude Fontanini. —
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto