«Movida, c’è l’altolà al Comune»

“Accendi il silenzio” da Ceraolo: «Il regolamento comunale non contrastare una legge dello Stato»
Di Chiara Benotti

SACILE. «No al degrado e stop alla mala movida a Sacile». Faccia a faccia sulle notti bianche in città del gruppo Accendi il silenzio, ieri mattina in municipio, con il sindaco Roberto Ceraolo. Nove mesi alla maratona delle casette di Natale 2017 e non c’è pace per la “movida” pasquale.

«Sindaco, sa che un regolamento locale non può mai porsi in contrasto con una disposizione di legge dello Stato? – è stata la prima istanza del gruppo –. In caso contrario è un illecito e quindi revocabile». Il regolamento aggiornato sui limiti orari delle notti bianche che spostano in avanti le lancette, non va giù al gruppo del silenzio. Con la rete europea dei comitati “no rumore” porterà a Bruxelles i casi delle città fracassone (in lista anche Sacile?) e le notti insonni che tolgono pace e diritti. Sotto osservazione anche “Xtreme days” in piazza del Popolo.

Le tutele. «Chiediamo di ridurre drasticamente il numero delle deroghe e di modificare i limiti previsti – vanno al sodo i sacilesi “del silenzio” –. Nelle autorizzazioni in deroga rilasciate a qualsivoglia ente o privato vengano specificati i limiti per la tutela dei cittadini». Le deroghe vanno comunicate a tutte le persone interessate con preavviso affinchè possano fare valere i loro diritti». Sul regolamento comunale piovono fulmini. «L’articolo 14 prevede ogni possibile libertà per le manifestazioni di carattere “artistico e socio-culturale” o di interesse pubblico in deroga ai limiti di rumorosità – dice il gruppo –. Le casette di Natale installate per un lunghissimo periodo d aperte fino a notte inoltrata, sono considerate una manifestazione socio-culturale?»

Le richieste. «Provvedimenti per risolvere i gravi problemi provocati da una movida degenerata e incontrollata – reclama il gruppo –. “Accendi il Silenzio” fa parte del coordinamento nazionale “No degrado e malamovida” con Aqua Nova di Pordenone e internazionale “Vivre la ville”. Il diritto alla quiete e al riposo sono reclamati a Sacile. «Sindaco Ceraolo, sa che il reato di cui all’articolo 659 del Codice penale si commette se manca la zonizzazione acustica comunale? – hanno continuato i sacilesi “del silenzio” –. Oppure se la zonizzazione è di fatto violata da previsioni del regolamento che la rendano inoperante nella sostanza?». La legge 844 prevede il concetto di tollerabilità. «Tra i doveri dei sindaci c’è quello di tutelare la salute dei cittadini – ha ricordato Daniela Giust con gli attivisti di “Accendi il silenzio” –. Dispongono i poteri di emanare ordinanze urgenti e contingibili in materia di igiene e sanità. A tale proposito le due diffide legali inviate dall’avvocato Todeschini sono pervenute al Comune di Sacile, qualche anno fa».

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