Incidente in Kosovo, morto “Lumi” il barbiere 19enne di Gorizia

Fatlum Gashi non ce l’ha fatta: è morto in seguito alle ferite riportate nello schianto in cui avevano perso la vita anche i suoi genitori. La raccolta di fondi lanciata a Gorizia continuerà per aiutare la sorella di 15 anni rimasta orfana e senza l'unico fratello

Francesco Fain
Fatlum Gashi e, nella foto di Daniele Tibaldi, il barber shop di via Formica
Fatlum Gashi e, nella foto di Daniele Tibaldi, il barber shop di via Formica

«Con il cuore spezzato e con ferite profonde, informiamo tutti gli amici, i compagni e i parenti che, dopo il grave incidente avvenuto giorni fa in Kosovo, è deceduto anche Fatlum Gashi. È un dolore forte e inspiegabile. Il suo ricordo rimarrà vivo per sempre. Dolore infinito per tutti noi e per chi lo ha conosciuto. Riposa in pace e in paradiso accanto ai tuoi genitori».

Sono le toccanti parole con cui gli amici di Fatlum Gashi, conosciuto a Gorizia come “Lumi”, diciannove anni e tutta la vita davanti, titolare di un Barber shop in via Formica, hanno voluto comunicare la sua scomparsa prematura. Altro non aggiungono perché sopraffatti dallo strazio.

Incidente in Kosovo, gravemente ferito un barbiere di Gorizia
Il diciannovenne Fatlum Gashi e, nella foto di Daniele Tibaldi, il barber shop di via Formica

Il suo cuore non ha retto. Troppo gravi le ferite rimediate nel tremendo incidente stradale verificatosi il 18 agosto in Kosovo e che era già costato la vita ai due genitori, Shemsi e Ajshe Gashi.

Il giovane, dopo aver lungamente lottato per la vita, è morto nella notte fra giovedì 21 e venerdì 22 agosto. Non c’è stato nulla da fare, nonostante lo strenuo impegno di medici e infermieri. Anche la stampa online kosovara, la Gazeta express, ha dato notizia del tragico sviluppo. Fatlum è deceduto mentre era ricoverato all’Unità di terapia intensiva centrale dell’ospedale di Llapushnik, un villaggio nel Comune di Drenas. Il decesso è stato comunicato ai familiari dal dottor Damir Haxhitasimi.

Vasto il cordoglio anche a Gorizia. La notizia dell’incidente era circolata in città lo scorso mercoledì, come documentato dal Piccolo. Lumi, che stava passando una breve vacanza in Kosovo, la sua terra d’origine, viveva a Gorizia da alcuni mesi mentre la sua famiglia aveva scelto di rimanere a Llapushnik.

Dopo l’incidente, Fatlum era stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove era arrivato in coma e, a quanto siamo riusciti ad apprendere, non si è mai risvegliato. Neppure per un attimo.

Gli amici e i clienti di fiducia avevano scritto un accorato post su Facebook in cui informavano la comunità locale dell’accaduto e avevano, contestualmente, lanciato una raccolta-fondi per sostenere proprio l’amata sorella e contribuire a fornire un aiuto per coprire le spese per i funerali dei genitori.

«Fatlum – ribadiscono oggi amici e conoscenti – era un ragazzo solare e generoso, molto appassionato alla sua professione e legatissimo alla famiglia». “Lumi” aveva aperto la sua attività in via Formica da cinque mesi e, nonostante il breve periodo, si era fatto subito apprezzare per la sua capacità e per la sua gentilezza. Si era perfettamente integrato ed era benvoluto da tutti.

La raccolta-fondi continuerà a sostegno della sorella quindicenne: è stata organizzata all’interno del Barber shop di via Gian Battista Formica 11, a Gorizia, ma si può procedere anche attraverso la piattaforma Gofundme, sino a domani.

Peraltro, il giorno successivo all’incidente, Fatlum Gashi era atteso all’aeroporto di Ronchi dei Legionari per il suo rientro in Italia e la ripresa lavorativa. Immediatamente, sui social, si sono registrate reazioni da parte di goriziani che avevano avuto modo di conoscerlo e di frequentare il suo barber shop. «Era una persona gentile, a posto, tranquilla. Sentiremo la sua mancanza», la sottolineatura di un suo cliente.

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