Morto il maestro del mosaico Luigi Mirolo

L’artista, 91 anni, da 40 gestiva un laboratorio a Premariacco. Aveva decorato chiese ed edifici pubblici in tutto il Friuli

PREMARIACCO. Si è spento ieri, all’età di 91 anni, il maestro Luigi Mirolo, noto e appassionato mosaicista friulano. Sono moltissime le opere realizzate dall’artista nel corso della sua lunga carriera a decorazione di spazi religiosi, in prevalenza, ma anche civili, in numerosi luoghi del Friuli Venezia Giulia.

La sua notorietà risulta particolarmente forte a Premariacco, lui viveva a Udine, in quanto proprio lì, per oltre 40 anni, Mirolo condusse la sua attività, in un laboratorio che rappresentava un vanto per la comunità locale. Originario di Spilimbergo, dalla città natale – patria del mosaico – assorbì l’amore per un’arte antica e complessa, che padroneggiò in fretta e con la quale seppe dare vita a composizioni di grande originalità.

L’avventura creativa di Luigi Mirolo, che aveva anche conosciuto l’esperienza dell’emigrazione (in Francia, dove lavorò come piastrellista), iniziò nel 1958, con la realizzazione di un Cristo nella chiesa udinese del Sacro Cuore, su disegno del pittore Ernesto Mitri; il parroco dello stesso luogo di culto gli commissionò, in seguito, una Via Crucis, disegnata da Luciano Del Zotto.

Successivamente il maestro si affidò a bozzetti da lui stesso prodotti. Un’impronta forte è stata lasciata dal mosaicista anche nel paese delle farfalle, Bordano: sul timpano del nuovo municipio ha raffigurato lo stemma del Comune. La sua opera più popolare è tuttavia un omaggio al fondatore e leader dei Nomadi, Augusto Daolio. Ma quella di Mirolo è pure storia d’insegnamento: dal 1993 si è infatti dedicato alla trasmissione del suo sapere, anche alle Università della terza età di Udine e di Cividale.

«Era davvero uno di noi, tutti avevano ben presente la sua figura – dichiara il sindaco di Premariacco, Roberto Trentin –. Personalmente lo conobbi quand’ero un bambino, all’età di 6-7 anni: lo ricordo, così come tantissimi miei concittadini, percorrere le strade del paese in sella al suo motorino.

Per noi era “Vigi piastrella”, perché all’attività di marmista, che conduceva nel proprio laboratorio artigiano, affiancava appunto quella di piastrellista». «Da sindaco, poi – continua – lo scoprii artista, e fu una piacevole sorpresa: era un talento dell’arte del mosaico, che coltivava con estrema competenza. Sue sono le splendide creazioni che decorano tre lati del basamento del pennone della piazza di Orsaria, con richiami alla storia e alla tradizione locale: il maestro aveva voluto farne dono alla comunità, a riprova di un reciproco, forte legame».

Un ricordo commosso arriva anche da Giovanni Paoloni, amico di famiglia: «Tante persone di Premariacco – testimonia – possiedono suoi lavori. Un’icona votiva realizzata dal maestro è collocata vicino alla nostra Cooperativa, un’altra pregevole realizzazione si trova a Grupignano di Cividale».


 

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