Morto a Gorizia lo storico Sergio Tavano
Il professore aveva 96 anni. Era un accademico di vecchio stampo e tale era rimasto fino alla fine.

Una vita lunga, piena, fortunata, quella dello storico Sergio Tavano, terminata oggi, venerdì 14 febbraio, alle prime ore del mattino, all’ospedale di Gorizia, dopo un brevissimo ricovero: “il professore” aveva, 96 anni e ne avrebbe compiuti 97 il 13 marzo. Il cordoglio per la sua scomparsa non ha esitato a farsi largo in città, data la sua popolarità e il suo ruolo che, in fatto di storia, di cultura, per molto tempo era stato considerato egemonico.
Era, Tavano, un accademico di vecchio stampo e tale era rimasto fino alla fine: esigente, in primo luogo con sé stesso, erudito, strenuo nemico del pressapochismo imperante.
La sua formazione era quella di archeologo cristiano, allievo all’università di Trieste del veneziano Mario Mirabella Roberti, con un’impostazione di storico dell’arte: in particolare, alla facoltà di lettere e filosofia dell’ateneo giuliano aveva insegnato Storia dell’arte bizantina nonché Archeologia e storia dell’arte paleocristiana e altomedievale, ma per qualche anno accademico era stato anche docente alla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’università di Udine.
Autore di numerose pubblicazioni, era stato poi una delle anime dell’Istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei (Icm), presidente dell’Istituto di Storia Sociale e Religiosa e del Centro studi “Sen. A. Rizzatti” oltre che Deputato emerito della Deputazione di Storia patria per il Friuli ma anche della Deputazione di Storia patria per la Venezia Giulia di cui, anche in questo caso, ha ricoperto l’incarico di vertice.
«Oggi perdiamo un profondo conoscitore della storia, dell’arte e delle tradizioni della nostra città – commenta il sindaco Rodolfo Ziberna –. Proprio per il suo compleanno, l’anno scorso gli ho donato in municipio una pergamena, per esprimergli gratitudine per il suo instancabile lavoro di ricerca e di studio e per dimostrargli quanto siamo orgogliosi del suo operato. È stato grande l’amore che ha sempre nutrito nei confronti di Gorizia, concretizzato in moltissime pubblicazioni e conferenze. Nel 2007, gli è stato anche conferito il Premio Patroni Santi Ilario e Taziano».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto