Morto a 85 anni Franco Pianalto imprenditore del ferro battuto

REMANZACCO

La comunità piange la scomparsa a 85 anni dell’imprenditore Franco Pianalto, “re” dei caminetti e degli spolert che per lungo tempo ha costruito e venduto nell’azienda L’Ottagono, ma anche maestro del ferro battuto, oltre che appassionato di pittura e talento del ballo liscio, che ha praticato fino a quando le forze gliel’hanno consentito. Una personalità poliedrica, specie se si considera la prima parte della sua vita professionale: per 20 anni ha prestato servizio nell’esercito con il grado di maresciallo e la qualifica di motorista.

Era arrivato in Friuli da Vicenza, città d’origine, ai tempi del servizio militare (fine anni Cinquanta): assegnato alla caserma di Jalmicco, in paese aveva conosciuto Livia, poi divenuta sua moglie e madre dei suoi quattro figli, Patrizia – mancata anni fa, come la consorte di Pianalto –, Laura, Cristina (che negli ultimi tempi hanno accudito costantemente il genitore) e Alberto. Maturata la decisione di restare nell’esercito, il futuro imprenditore era stato in seguito destinato alla Cavarzerani di Udine. Ed era stato proprio durante la sua carriera militare che il maresciallo, stabilitosi con la famiglia a Remanzacco, aveva maturato la passione per la lavorazione del ferro: rinomati i suoi cancelli e portoni, le raffinate inferriate e pure le sculture, che per un periodo Pianalto si era dilettato a realizzare e che in alcune occasioni aveva anche esposto. Nel 1968 aveva acquistato un terreno lungo via Oselin, nell’area artigianale di Remanzacco, e vi aveva edificato il capannone de “L’Ottagono”, sorto come azienda specializzata nelle produzioni in ferro battuto. All’inizio degli anni Ottanta le mutate richieste del mercato lo avevano spinto a indirizzarsi verso la realizzazione di caminetti e spolert: «All’inizio li riparava – racconta il figlio Alberto, che ha in qualche modo raccolto l’eredità paterna aprendo un’attività di pulizia di canne fumarie e caldaie –, a volte con soluzioni creative frutto del suo istinto; poi iniziò a costruirli».

Splendido il ricordo che l’imprenditore lascia di sé: «Uomo gioviale, dalla battuta sempre pronta, presente sul territorio», lo tratteggia con stima il sindaco Daniela Briz, esprimendo vicinanza alla famiglia. I funerali domani, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Remanzacco. —



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