Monossido, sfollati gli inquilini Stamane un nuovo sopralluogo

Carabinieri della Compagnia di Pordenone e vigili del fuoco effettueranno stamattina un nuovo sopralluogo nella palazzina in via Ortigara per chiare le cause di innesco dell’esplosione. L’ingegner Antonio Iervolino e il caposquadra Mauro Zucchet ieri pomeriggio non si sono sbottonati. «La causa dell’esplosione è in corso di accertamento. Ipotizziamo una bombola del gas, che non è esplosa, ma è stata coinvolta», ha risposto l’ingegnere dei vigili del fuoco.

L’analisi statica non ha evidenziato danni strutturali, se non nell’appartamento esploso e in una sola stanza di un altro alloggio al secondo piano. Ieri pomeriggio i vigili del fuoco ritenevano che avrebbero potuto dormire nelle loro case gli inquilini di sette appartamenti su dodici. Erano state evidenziate problematiche igienico sanitarie soltanto nei quattro appartamenti all’ultimo piano. Ieri sera per precauzione, vista l’elevata concentrazione di monossido di carbonio rilevata dai vigili del fuoco negli otto appartamenti al primo e secondo piano e gli impianti elettrici saltati al pianoterra a causa dell’acqua usata per spegnere l’incendio, è stato deciso di sfollare l’intera palazzina. Tutte le famiglie hanno dovuto trovare un’altra sistemazione per la notte. Stamattina sarà comunicato ai residenti se potranno riprendere possesso delle loro abitazioni, dopo un sopralluogo. Il comando della Compagnia di Pordenone ha precisato ieri che la dinamica dell’evento deve essere ancora accertata. L’unico dato certo, secondo i carabinieri, è che l’esplosione ha provocato un incendio nel quale è rimasta ferita la proprietaria dell’appartamento coinvolto. Stamattina carabinieri e vigili del fuoco si ritroveranno alla palazzina per un sopralluogo congiunto, da un lato per fare luce sull’innesco della deflagrazione, dall’altro per verificare l’abitabilità degli alloggi. —

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