Mondiale di Ironman, le isole Hawaii incoronano la coppia di ferro Villa-Valenti

PORCIA. La coppia di ferro sul tetto del mondo: a Kona, nelle isole Hawaii, i coniugi di Porcia Elisabetta Villa e Alessandro Valenti hanno chiuso poco sopra le 10 ore il campionato mondiale di Ironman, disputatosi in questo che è il luogo simbolo dove il triathlon è nato quasi 40 anni fa unendo in un’unica superprova 3,8 chilometri di nuoto, 180 di bicicletta e 42 di corsa.
E Villa è pure salita sul podio della propria categoria donne 45-49 anni, portando a casa un bronzo iridato che ripaga la coppia del grande impegno profuso negli ultimi mesi, conciliando ogni giorno lavoro, famiglia (hanno due figli) e allenamenti essendo loro, va sottolineato, triathleti amatoriali.
Congratulazioni nel Friuli occidentale per il risultato conseguito da parte dei compagni di squadra del Triathlon team Pezzutti, familiari e amici che li hanno seguiti e incitati tramite social e web. Per chi non “mastica” abitualmente il triathlon, va ricordato che a Kona non ci possono andare tutti, ma occorre qualificarsi attraverso uno degli altri Ironman del circuito che si disputano lungo il resto dell’anno in vari Paesi.
Il loro pass Villa e Valenti, tra le poche coppie al mondo della storia del triathlon ad averlo ottenuto in contemporanea, l’avevano conquistato lo scorso maggio a Florianapolis, in Brasile, dove nelle rispettive categorie lei aveva vinto e lui era giunto quarto.
Alle Hawaii hanno corso assieme a una trentina di altri atleti italiani, giungendo sull’isola qualche giorno prima per ambientarsi e conoscere il percorso.
Scendendo nel dettaglio della gara disputata l’altro giorno (nella notte italiana tra sabato e domenica), Villa ha completato la frazione di nuoto nelle acque dell’oceano Pacifico in 1 ora 12’17’’, uscendo dall’acqua come 39ª della sua categoria.
Nella frazione in bicicletta, lungo il paesaggio vulcanico hawaiiano, la purliliese, di professione allenatrice di triathlon, ha cominciato la sua rimonta, completando il percorso in 5 ore 37’17’’, decimo miglior crono di categoria. Apoteosi nella maratona finale (corsa con temperature di oltre 30 gradi), completata in 3 ore 30’05’’, ovvero il miglior tempo di categoria, il 38° miglior tempo tra tutte le donne e il 256° miglior tempo assoluto tra tutti i 2.364 atleti in gara.
Al traguardo, sommando i tempi delle due transizioni, per lei un cronometro di 10 ore 27’50’’, come detto terzo di categoria, 65° tra tutte le donne e 657° assoluto.
Dieci minuti dopo è giunto il marito, dentista a Pordenone, anche lui con un lusinghiero tempo di 10 ore 37’55’’ che gli è valso il 105° posto di categoria maschile 45-49, il 684° tra tutti gli uomini e il 766° assoluto. La sua gara si è così sviluppata: 32° tempo di categoria a nuoto in 59’09’’, 161° in bicicletta in 5 ore 29’29’’ e 103° di corsa in 3 ore 57’01’’.
Oltre alla medaglia e ai complimenti di amici vicini e lontani, la coppia dopo la fatica si è concessa una meritata cena, a base di hamburger, patatine e gamberi.
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