Mobile in crisi, incertezza sulle preiscrizioni all’Ipsia

BRUGNERA. Ipsia del mobile Bruno Carniello: penultimo appuntamento con scuola aperta, oggi dalle 14 alle 18. Parallelamente alla battaglia per mantenere la direzione scolastica a Brugnera, la scuola in questi giorni si presenta nella sua forma migliore per attrarre i futuri studenti. Ieri e oggi, infatti, numerosi ragazzi, accompagnati dai loro genitori, stanno visitando aule e laboratori dell’istituto.
Negli ultimi cinque anni la scuola del mobile di Brugnera ha visto dimezzarsi le preiscrizioni: dalle 81 dell’anno scolastico 2008-2009 si è passati alle 43 del 2012-2013. Un trend negativo, riflesso della crisi del settore del mobile nel quale i giovani non pensano più di trovare occasioni di lavoro, che l’istituto tenta di scardinare puntando sulla qualità dei percorsi formativi che da sempre lo contraddistinguono.
Si tratta di riconquistare i giovani residenti nel cuore del distretto del mobile: a diminuire drasticamente sono stati, infatti, negli ultimi anni gli studenti del triangolo Brugnera, Prata e Pasiano. La maggior parte, infatti, arriva da altri paesi del Pordenonese e dal Trevigiano.
L’incertezza sul futuro della presidenza rappresenta un grosso problema per l’istituto scolastico superiore. Dopo la bocciatura della proposta di sindacati e sindaco di Brugnera Ivo Moras di un accorpamento in verticale dell’istituto comprensivo e dell’Ipsia, il futuro è quanto mai nero.
La proposta, peraltro i promotori hanno dichiarato che non si arrenderanno facilmente, sembrava quella buona e risolutiva: accorpare tutte le scuole del Comune sotto un’unica presidenza potrebbe essere la soluzione vincente per tutti.
La Regione per il momento non sembra entusiasta di attivare questo progetto: la conseguenza diretta sarebbe un altro anno scolastico di reggenze in tutti gli istituti interessati. Non solo all’Ipsia Carniello, ma anche all’Isis Marchesini e all’Ipsia Della Valentina di Sacile.
Lapidari i commenti degli amministratori locali interessati dalla riorganizzazione scolastica. «La giunta regionale ha scelto di non decidere – aveva protestato l’assessore competente sacilese Carlo Spagnol –. Verrà mantenuto lo stato attuale e non sono state accolte le istanze dei territori».
Lo sconcerto era stato condiviso anche dal primo cittadino di Brugnera: «Una scelta sbagliata – aveva commentato Ivo Moras –. Sono penalizzate scuole e famiglie».
Claudia Stefani
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