Misure antivirus al processo ai 13 coimputati di Gaiatto

Spunta un nuovo indagato nell’inchiesta sulla maxitruffa legata al gruppo Venice. A fare il suo nome, negli interrogatori dinanzi ai pm, è stato lo stesso Fabio Gaiatto, l’ex trader portogruarese condannato a 15 anni e 4 mesi per il maxi-raggiro ai danni dei risparmiatori.
Gli investigatori della Guardia di finanza di Portogruaro, coordinati dalla Procura di Pordenone, hanno svolto approfondimenti. In questo spin off dell’articolata inchiesta sulla Venice risulta indagato per truffa e esercizio abusivo della professione di promotore finanziario Giuliano Zanon, 46 anni, nato a San Vito al Tagliamento e residente a Portogruaro.
Gli inquirenti ipotizzano che Zanon abbia contribuito a procacciare clienti alla Venice (una novantina le posizioni, per una raccolta indiretta di risparmi ingente). Assistito dall’avvocato Fabio Gasparini, Zanon ha chiesto di patteggiare. C’è il consenso della Procura per un anno e due mesi di reclusione e 3.800 euro di multa. Zanon è pronto a versare 10 mila euro a titolo di risarcimento (nel conto a favore delle parti civili). La Procura ha già trasmesso gli atti all’ufficio del giudice per le indagini preliminari per perfezionare il patteggiamento.
Fra l’altro Zanon, insieme con la moglie, si è costituito parte civile nel processo nei confronti di Gaiatto e gli altri tredici coimputati. Amico d’infanzia dell’ex trader, è stato fra i primi a investire i propri risparmi nell’affare del Forex e lo ha consigliato a molte persone. Alla fine ci ha rimesso lui stesso (e pure sua moglie, anche lei parte civile). Proprio oggi sarà celebrata una nuova udienza del maxiprocesso ai tredici ex collaboratori di Gaiatto. Ai tempi del coronavirus ha richiesto una serie di misure precauzionali aggiuntive, vista l’alta affluenza di legali (in particolare dal Veneto).
«Vista la concomitante esigenza di perseguire le misure idonee a prevenire la diffusione del coronavirus – si leggeva ieri sull’avviso affisso all’ingresso del tribunale – evitando in particolare il sovraffollamento, come più volte raccomandato dalle ordinanza emesse in questi giorni dalle autorità del governo, si comunica che gli uffici della Procura saranno aperti al pubblico dalle 11 alle 12.30». L’ufficio ricezione atti, che si affaccia sull’atrio prospiciente l’aula De Nicola, dove sarà celebrata l’udienza, rimarrà chiuso, proprio per evitare assembramenti. Intanto ieri mattina il capo dei gip Rodolfo Piccin ha disposto che le udienze di gip e gup si svolgano alla sola presenza delle parti interessate, che i procedimenti siano chiamati nelle fasce orarie già stabilite secondo il numero di ruolo e che siano disposti eventuali rinvii qualora il numero delle parti interessate non assicuri il rispetto della distanza di sicurezza in aula. —
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