Mistero sul cantiere Usa nell’ex poligono

MANIAGO. Un cantiere nell’area dell’ex poligono del Dandolo, ma né Comune né cittadini sanno che tipo di lavori siano in corso. L’esercito americano, da quanto si è appreso, non avrebbe inoltrato alcuna comunicazione agli uffici municipali in merito a interventi di costruzione o altra natura: resta il fatto, però, che in questi spazi è stato allestito un cantiere, con tanto di mezzi, e, come si può vedere dalle immagini scattate da alcuni cittadini, ci sono diverse strutture in fase di realizzazione e un cartello generico che indica la data di inizio delle opere. Inoltre, i residenti hanno segnalato un intenso viavai di veicoli e forti rumori in vari momenti della giornata. Una possibile ristrutturazione, che avrebbe portato al riutilizzo dell’area, un paio di anni fa sembrava imminente, ma poi non si è più saputo nulla dell’attuazione del progetto, all’epoca al vaglio di una specifica commissione paritetica. Si parlava della possibile creazione di una sorta di “villaggio talebano”, in cui i militari americani avrebbero effettuato esercitazioni in scenari di guerra, addestramenti in zone impervie e altre manovre di preparazione ad azioni militari. Anche allora, comunque tutto era top secret: l’ente locale non sapeva nulla, tant’è che l’ex sindaco Alessio Belgrado aveva dichiarato di non essere a conoscenza di un piano per il riuso della zona.
Ora i cittadini, preoccupati per quanto si sta verificando, come ha sottolineato il maniaghese Aldo Vercesi, intendono chiedere lumi al sindaco Andrea Carli. Inoltre, sollecitano l’intervento dell’assessore all’ambiente Cesare Monea per effettuare controlli. Da parte sua, Monea ha messo in evidenza come il municipio non sia l’interlocutore corretto cui rivolgersi per avere chiarimenti sulla questione, in quanto l’area è militare. «Ho comunque verificato con gli uffici comunali se fosse pervenuta comunicazione al riguardo, ma niente» ha riferito. Vercesi, facendosi portavoce pure di altri maniaghesi, ha però rilevato come sia necessario che l’esecutivo venga messo al corrente di quanto accade sul territorio municipale, anche in aree di non sua diretta competenza. «Un’amministrazione deve essere informata: se un soggetto, in questo caso l’esercito americano, mette in piedi un cantiere, è giusto che l’esecutivo chieda lumi al riguardo, per dare poi risposte ai cittadini che domandano cosa stia accadendo a un passo da casa propria – ha affermato Vercesi –. Nessuno vuole mettere in dubbio la legittimità dell’intervento, ma i cittadini vogliono essere informati, per non trovarsi sorprese in futuro. Inutile dire che siamo preoccupati, anche alla luce di quanto sembrava essere in progetto alcuni anni fa».
Da quanto si vociferava nel 2011, la zona militare maniaghese doveva essere destinata a operazioni di addestramento militare dei soldati statunitensi di Aviano e pure di quelli della base di Vicenza.
Giulia Sacchi
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