Mio figlio si droga? Lo faccio pedinare

Sempre più famiglie si rivolgono agli investigatori per controllare i figli Nei dossier le frequentazioni con adulti, brutte compagnie e uso di alcol
ANTEPRIMA UDINE 10 AGOSTO 2001 INVESTIGATORE TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE
ANTEPRIMA UDINE 10 AGOSTO 2001 INVESTIGATORE TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE

UDINE. Escono con la faccia pulita, jeans e maglietta, per andare dall’amica a studiare. Sulla carta, un tranquillo pomeriggio fra coetanei.

Poi le si trova accanto a uomini molto più grandi, nascoste dietro al trucco pesante e agli abiti succinti. Adolescenti che inseguono i soldi facili e che nel nome del denaro scendono a compromessi, mentre i genitori non immaginano, o a volte non sono pronti ad affrontare una realtà scomoda, fatta di alcol o di droga.

Genitori con sempre meno tempo per seguire i propri figli, nella migliore delle ipotesi occupati entrambi nel lavoro. Un tempo si ricorreva al dialogo, ora si assume un detective privato.

L’attività degli 007 è in continua espansione nel settore familiare e, soprattutto, nel controllo dei minori e delle loro frequentazioni.

Genitori impegnati

«Purtroppo, vista la situazione attuale uno stipendio in famiglia non è sufficiente - osserva Marco Biscaro titolare dell’agenzia investigativa Van Gogh con sede in via Tarcento – così i genitori finiscono per passare il tempo fuori casa e i ragazzi restano a lungo soli. D’improvviso ci si accorge che sono silenziosi, ribelli, che si assentano spesso e, quando il rendimento scolastico registra un brusco calo, scattano gli interrogativi. È quello il momento in cui si rivolgono a noi chiedendoci si svolgere delle indagini».

Violenze e piccoli furti

Il lavoro del detective comincia così, con i classici pedinamenti, gli appostamenti fuori da scuola, la documentazione fotografica. «A volte emerge il comportamento di ragazzi che attraversano un momento difficile e hanno atteggiamenti da bulli, il rischio è che comportamenti improntati alla violenza o piccoli furti, all’alcol o altro possano segnare la loro vita. Quando lo verifichiamo facciamo rapporto, alla famiglia come alle forze dell’ordine - precisa Biscaro –. Altre volte, invece, quando i ragazzini hanno un carattere fragile cercano una personalità forte cui appoggiarsi e iniziano frequentazioni pericolose con persone adulte, mature, ai giardini pubblici, nei locali, nelle abitazioni. Comportamenti a rischio che possono coinvolgere tanto ragazze quanto ragazzi e che noi segnaliamo alla famiglia documentando il nostro lavoro con una relazione e una serie di immagini. Noi – chiarisce Biscaro - non oltrepassiamo quel limite, ma quando vi sono comportamenti penalmente rilevanti segnaliamo la situazione alle forze dell’ordine».

Soldi facili

All’agenzia Steel che ha sede in via Veneto a Udine, ma che opera anche a Padova, c’è una delle due sole donne che operano sul territorio come 007. E conferma la crescente richiesta da parte delle famiglie di una mano professionale per il controllo sui figli. «A far scattare l’allarme nelle famiglie devono essere i soldi extra paghetta che girano - suggerisce Laura Calligaro - per non parlare dei capi di abbigliamento fuori target che indicano una inconsueta disponibilità di denaro. Sono tutti segnali che indicano comportamenti anomali - aggiunge la detective - a volte dietro a tutto questo ci sono frequentazioni pericolose, c’è il consumo di sostanze stupefacenti, cui fa seguito lo spaccio, che viene proposto a ragazzi giovani tenendo conto della non imputabilità per i minori di 16 anni».

La paura di sapere

A volte le famiglie si rivolgono a un’agenzia di investigazioni impauriti dal comportamento dei figli, ma quando viene loro prospettato l’avvio delle indagini non sempre sono pronti ad accettarlo. Prendere coscienza di una realtà scomoda, specie se riguarda i propri figli comporta un’assunzione di responsabilità, non solo dei provvedimenti repressivi. «Così, si prendono del tempo per pensarci un po’ - conclude la Calligaro - spesso tornano qualche mese più tardi e ci affidano l’incarico chiedendoci di andare a fondo».

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