Minuto di silenzio in campo per il “Mancio”

Dopo il trauma, il dolore. Lorenzo “Mancio” Mancin, co-allenatore dell’Azzano Decimo, colto da infarto sul campo da gioco mercoledì sera, durante un allenamento, riceverà l’ultimo saluto oggi, alle...

Dopo il trauma, il dolore. Lorenzo “Mancio” Mancin, co-allenatore dell’Azzano Decimo, colto da infarto sul campo da gioco mercoledì sera, durante un allenamento, riceverà l’ultimo saluto oggi, alle 15, alla chiesa di San Lorenzo, a Rorai. E, pur in tutta la sua grandezza, San Lorenzo non basterà ad accogliere i tanti amici che Mancin aveva disseminato in trenta e più anni di rugby: il mondo ovale, provinciale e no, si stringerà attorno alla famiglia. «Vogliamo salutare Lorenzo come si deve – ha detto Mario Ferraiuolo, amico e co-allenatore di “Mancio” sulla panchina azzanese –. Alcuni di noi si sono offerti di portare il feretro».

La morte di Mancin non ha colpito duro soltanto ad Azzano Decimo, ma anche a Pordenone, nella società in cui “Mancio” aveva militato e s’era impegnato come dirigente per anni. «Alla partita di domani – ha detto Andrea Facolmer, presidente del Pordenone rugby – le squadre osserveranno un minuto di silenzio e i ragazzi giocheranno col lutto al braccio. È il minimo: in fin dei conti, metà squadra è opera sua. Quando sono arrivato al Pordenone Mancin era già altrove da tempo e io, per questo, non l’ho conosciuto, ma ho percepito nitidamente dall’ambiente che era stato importante nella storia di questa società, una figura significativa, che aveva parlato poco e fatto tanto». Il consiglio del Pordenone rugby si riunirà lunedì e già in quella sede si studieranno alcune iniziative per ricordarlo.(s.b.)

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