Minorenni spogliarelliste sul webIndagine a Udine e Pordenone
Si spogliano sul web e in cambio chiedono a chi le guarda di ricaricare i loro telefoni cellulari. Le disinvolte protagoniste di questi spettacoli non sono navigate professioniste, ma semplici studentesse, “ragazze della porta accanto” o addirittura adolescenti, tanto che recentemente la polizia postale ha indagato sulle attività di una settantina di giovanissime alcune delle quali di età compresa fra i 12 e i 16 anni nelle province di Udine e Pordenone

Si spogliano sul web e in cambio chiedono a chi le guarda di ricaricare i loro telefoni cellulari. Le disinvolte protagoniste di questi spettacoli non sono navigate professioniste, ma semplici studentesse, “ragazze della porta accanto” o addirittura adolescenti, tanto che recentemente la polizia postale ha indagato sulle attività di una settantina di giovanissime alcune delle quali di età compresa fra i 12 e i 16 anni abitanti nelle province di Udine e Pordenone. Proprio da ambienti vicini alla Procura di Pordenone è rimbalzata la notizia che la maxi-indagine – scaturita dalla denuncia di un genitore – si è estesa a macchia d’olio in tutto il Friuli occidentale e in provincia di Udine, coinvolgendo per alcuni aspetti anche la competenza della procura dei minorenni di Trieste. Il sospetto era che dietro a questi show realizzati tramite web cam (le piccole telecamere che consentono di far viaggiare le immagini su Internet) si potesse nascondere anche un giro di pedofilia o che comunque si potessero inquadrare ipotesi di reato. Dopo mesi di indagini non sono però emersi fatti perseguibili dalla legge e l’inchiesta è finita in archivio. Al di là dell’aspetto giudiziario colpisce la sempre più ampia diffusione di questo fenomeno che utilizza le tecnologie e pone qualche interrogativo, soprattutto ai genitori, che nella maggior parte dei casi non sono a conoscenza delle esibizioni delle ragazze. E forse non immaginano neppure che il meccanismo è ormai oliatissimo, tanto che esistono veri e propri “listini prezzi”: pochi euro per uno spogliarello appena accennato, cifre via via superiori per far cadere un velo dopo l’altro. Da quanto si è appreso, il gruppo dei voyeur è man mano cresciuto, soprattutto grazie al passaparola. L’identità della ragazze è sempre tutelata, ma è chiaro che un incontro diventa possibile se da entrambe le parti c’è la volontà di superare il confine imposto da Internet. E così è avvenuto in un caso finito poi all’attenzione della Questura di Udine. Si tratta del rapporto tra una quindicenne friulana specializzata in strip tease su Internet e un affezionato osservatore di 40 anni che in effetti nel tempo si è trasformato in qualcosa di più. I due si sono infatti conosciuti di persona ed è nata una vera e propria relazione. Sulla vicenda ha indagato la polizia che ha però chiuso gli accertamenti con un nulla di fatto, visto che i rapporti sessuali fra i due erano avvenuti con il consenso della ragazza e gli stessi genitori della giovanissima non avevano nulla da obiettare.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video