Minacce e lesioni aggravate nei confronti del vecchio socio in affari: arrestato ex consigliere comunale

Alessandro Zanusso, 40 anni, già consigliere comunale di San Quirino, è stato condannato in via definitiva e ora sconterà quattro anni e sei mesi di reclusione in carcere
Alessandro Zanusso, 40 anni, già consigliere comunale di San Quirino, è stato condannato in via definitiva e ora sconterà quattro anni e sei mesi di reclusione in carcere

SAN QUIRINO. Si sono aperti i cancelli del carcere di Pordenone per l’ex consigliere comunale di San Quirino Alessandro Zanusso, 40 anni, imprenditore. Deve scontare 4 anni e sei mesi di reclusione per tentata estorsione continuata e lesioni personali aggravate nei confronti del suo ex socio in affari.

La sentenza di condanna è diventata definitiva dopo il verdetto della Cassazione, datato 5 febbraio. Il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato è stato infatti dichiarato inammissibile. Lunedì pomeriggio i carabinieri del nucleo investigativo provinciale di Pordenone hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso il 12 febbraio dal procuratore Raffaele Tito. Zanusso, già destinatario di un obbligo di dimora all’epoca dell’indagine, è stato accompagnato al castello di Pordenone.

L’indagine che ha portato alla condanna in primo grado il 21 marzo 2019, confermata poi dalla Corte d’appello di Trieste il 10 dicembre 2019, è partita dalla denuncia sporta dalla persona offesa, l’ex socio in affari di Zanusso, ai carabinieri della stazione di Aviano.

L’inchiesta è stata coordinata dal pm Maria Grazia Zaina. I fatti contestati dall’accusa sono stati commessi a San Quirino nel 2016. Zanusso è stato invece assolto dall’ipotesi di maltrattamenti già in primo grado. L’allora giudice monocratico Giorgio Cozzarini ha disposto il risarcimento della parte civile, costituita con l’avvocato Manlio Contento: subito una provvisionale di 10 mila euro, la liquidazione complessiva in sede civile.

Gli inquirenti hanno ricostruito che il socio, cotitolare del distributore Agip in via Monte Grappa e dell’azienda agricola Stal del vecio a Claut, era stato costretto con minacce e percosse da parte dell’imprenditore a versamenti in contanti per decine di migliaia di euro per ripianare i debiti dell’attività in misura superiore al dovuto. In un’occasione, il 10 ottobre 2016, il socio è stato aggredito con calci e pugni nell’ufficio del distributore di benzina. Trasportato in elicottero all’ospedale di Udine, è stato ricoverato in prognosi riservata. In ospedale gli sono stati diagnosticati un trauma cranico e la rottura del timpano. L’uomo, ai soccorritori, ha detto di essere inciampato. I carabinieri, però, intuiscono le vessazioni e scoprono che l’uomo era finito al pronto soccorso in agosto dopo un calcio a una gamba. Così ha preso il via l’indagine che si è conclusa con una condanna definitiva.

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