Microinterruzioni elettriche, danni ingenti

ARBA. Non c’è soltanto la banda larga che non arriva a creare disagi alla Graphistudio di Arba. Il colosso industriale leader nel settore della grafica digitale lamenta problemi anche con la rete...

ARBA. Non c’è soltanto la banda larga che non arriva a creare disagi alla Graphistudio di Arba. Il colosso industriale leader nel settore della grafica digitale lamenta problemi anche con la rete elettrica a causa delle microinterruzioni nella fornitura. Si tratta della sospensione nell’erogazione della corrente che varia da pochi istanti ad alcuni secondi. E’ una situazione tipica durante i temporali, ma che capita anche in condizioni meteo ordinarie, segno che la rete della zona va potenziata.

L’azienda è dotata di un gruppo elettrogeno di emergenza che evita la perdita dei dati ai quali stanno lavorando i computer. Ma le stampanti si inceppano e basta un breve blocco per dover rifare intere lavorazioni dall’inizio. Con conseguente danno economico. Da alcune settimane le interruzioni in questione si sono ripetute, complici le tante perturbazioni che si sono susseguite sulla zona. Non c’è ancora una stima dei danni, ma si parla di alcune decine di migliaia di euro, con una media di quattro disguidi al giorno. L’intoppo energetico va ad aggiungersi alle difficoltà logistiche legate alla mancanza della banda larga. Le fibre ottiche dovevano essere collegate alla zona industriale di Arba già nel 2006, ma a tutt’oggi non è ancora stato appaltato il cantiere. La Graphistudio ha installato un impianto privato che però è soggetto a guasti essendo situato sulla sommità del monte Pala. Il vento che l’11 novembre ha spazzato il Friuli ha messo ko il sistema e ci sono voluti giorni per raggiungere il ripetitore (la strada di accesso al rilievo della Val d’Arzino era ricoperta di rami, alberi abbattuti e detriti). Di qui il rischio che l’azienda decida di abbandonare l’Italia, trasferendosi in altri Paesi d’Europa o negli Stati Uniti. Il sindaco di Arba, Elvezio Toffolo, è stato categorico. «Non credo che al momento gli amici della Graphistudio vogliano veramente andarsene, ma non tiriamo troppo la corda, dobbiamo fornire agli imprenditori seri la logistica necessaria a nuovi investimenti e ulteriori assunzioni», ha commentato Toffolo ricordando come la Graphistudio dia lavoro a più di 200 famiglie e numerose altre nell’indotto.(f.fi.)

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