Mettono un collare elettrico al collo di un pitbull per non farlo abbaiare

Ennesimo sequestro di collare elettrico, il cui utilizzo è vietato dalla legge, in provincia di Udine. Era stato applicato a un cane di razza pitbull per insegnare all’animale a non abbaiare. La segnalazione alle guardie zoofile dell’Oipa di Udine, intervenute tempestivamente, è arrivata da alcuni cittadini.

È solo l’ultimo di una lunga serie di sequestri. Nel caso in cui il medico veterinario o un comportamentalista dovessero certificare che il quattro zampe ha riportato problematiche riconducibili all’utilizzo del collare elettrico, si rischia una denuncia per maltrattamento. Le guardie zoofile Oipa, tra le varie attività di polizia giudiziaria, sono impegnate anche nella repressione dell’utilizzo di questi dispositivi, vietati dalla normativa regionale. «Sembra un paradosso – spiega Edoardo Valentini, coordinatore delle guardie zoofile Oipa Udine – ma nonostante un collare elettrico, chiamato anche “antiabbaio”, si possa facilmente acquistare non può essere utilizzato. La legge regionale 20 del 2012, con il successivo regolamento vieta l’utilizzo di questi dispositivi o similari. Che sia per evitare l’abbaio, la fuga o per l’addestramento il risultato non cambia: è sempre un comportamento illecito, che la normativa regionale punisce con una sanzione amministrativa da 200 euro».

Valentini ricorda che l’impiego del collare elettrico configura il reato di detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura. «In casi di maggiore gravità si verificano gli estremi del reato di maltrattamento. La somministrazione di scariche elettriche per condizionare i riflessi della bestiola e indurlo così, tramite stimoli dolorosi, a determinati comportamenti produce effetti collaterali quali pausa, ansia, depressione e aggressività. Il dolore provato dal cane è paragonabile a quello che proverebbe un bambino di due o tre anni ricevendo una scossa elettrica».

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