Medie all’ex Kennedy «Soluzione funzionale»

SPILIMBERGO
Meno due. Tanti sono i giorni che separano bambini, ragazzi, insegnanti e personale non docente dell’istituto comprensivo di Spilimbergo dall’inizio del nuovo anno scolastico. Un’annata che, in particolare per studenti, docenti e personale della scuola media, comporterà qualche sacrificio in più visti l’indisponibilità della sede di via Udine e il temporaneo trasloco all’ex Kennedy nel centro giovanile Monsignor Tesolin, dove i lavori di adeguamento dei locali sono ultimati e gli spazi resi idonei a ospitare i nuovi “inquilini”. «Si tratta di ambienti decorosi e funzionali – fa presente il presidente del consiglio d’istituto Eric Mirolo –: in tutto 15 aule di cui 11 disposte al primo e al secondo piano dell’edificio esistente e 4 con relativi servizi igienici situate in un prefabbricato collocato in un’area adiacente».
«Certo, non sono gli spazi della sede di via Udine – prosegue –, di fatto però è stata una soluzione che ha permesso di evitare trasferimenti fuori comune con gli evidenti disagi che ne sarebbero conseguiti. Di ciò dobbiamo essere grati a don Natale Padovese che, con atto di grande generosità verso la comunità, ha concesso l’utilizzo della struttura parrocchiale. Ringraziamo pubblicamente lui e le associazioni che usufruiscono di questo stabile. Ai genitori ci permettiamo invece di suggerire spirito di adattamento e collaborazione al fine di ridurre il traffico di accesso alla sede temporanea della scuola con le auto, invitando per esempio chi vive più vicino ad accompagnare i ragazzi in piazza Duomo o nella piazzetta davanti al municipio in Valbruna. Da questi due punti si può raggiungere a piedi la scuola in un paio di minuti».
Ma qualche disagio interesserà anche le scuole elementari, considerata la chiusura dell’accesso da via XXIV maggio e l’ingresso da via Duca d’Aosta e via Mazzini. «Non possiamo che invitare anche in questo caso i genitori alla collaborazione per evitare ingorghi mattutini – conclude Mirolo –. Saremo comunque attenti a segnalare all’amministrazione comunale situazioni di disagio e a suggerire possibili soluzioni».
Guglielmo Zisa
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