Maxi-antenna Rai meno potente: disagi per gli utenti

La ricezione dei programmi a Udine e dintorni potrebbe risultare difficoltosa. Da mercoledì prossimo sarà necessaria la risintonizzazione
Udine 17 Luglio 2007. Antenna RAI viale Palmanova. Telefoto Copyright /Foto Agency Anteprima Udine
Udine 17 Luglio 2007. Antenna RAI viale Palmanova. Telefoto Copyright /Foto Agency Anteprima Udine

UDINE. Disagi in vista per gli utenti Rai. A partire dal 16 aprile, infatti, i cittadini potrebbero non ricevere correttamente i programmi dell’emittente pubblica. Questo a causa di una variazione del sistema di distribuzione del segnale televisivo resasi necessaria per evitare problemi di interferenze, anche molto pesanti, che si erano verificati in precedenza nei confronti dell’Emilia Romagna.

In sostanza, la maxi-antenna di viale Palmanova è diventata meno potente a favore invece di un aumento di importanza del centro trasmittente di Pordenone-Castaldia. Per questo motivo in alcuni casi sarà necessario richiedere l’intervento di un antennista per la ricezione corretta.

«Erano state cercate possibili soluzioni alternative – spiega Nevio Merlino, responsabile per il Fvg di Rai Way (che si occupa della distribuzione del segnale radiofonico e televisivo della Rai in Italia) –, ma tutte senza esito. Così siamo stati costretti ad agire sugli impianti di diffusione: quello di Udine è stato limitato verso sud in maniera tale che il segnale non possa arrivare in Emilia Romagna. Una carenza compensata con il potenziamento di Pordenone-Castaldia. Queste modifiche – prosegue il dirigente – erano già state avviate in forma sperimentale dalla fine di ottobre, con un buon risultato, sui canali generalisti Rai (Mux 1), vale a dire per esempio Rai 1, Rai 2 Rai 3, RaiNews e Rai 3 bis. Dopo questa fase, ora si completa il quadro con il trasferimento di tutti gli altri canali tematici Rai (Rai 4, Rai Yo-yo, Rai Sport, eccetera). Tutta la rete – precisa ancora Merlino – è stata perfezionata su dati teorici perchè non ne avevamo in possesso di pratici».

Da mercoledì 16, dunque, «l’utenza potrebbe trovare difficoltà nella ricezione corretta dei programmi in seguito a questa alterazione di equilibrio – sottolinea Merlino – e si può rivelare necessario chiedere l’intervento di personale qualificato».

Prima, infatti, l’utenza per ricevere l’intero segnale (canali Rai e privati) doveva direzionare un’antenna verso Udine e una verso Piancavallo, ma questo creava interferenze «perchè in quest’ultimo caso era necessario inserire dei filtri. Con questo nuovo sistema – chiarisce il responsabile – si semplifica la ricezione domestica: basta una sola antenna per ricevere programmi Rai e canali privati, a patto però che chi abbia un’antenna diretta verso Pordenone-Castaldia si faccia togliere i filtri precedentemente inseriti. Chi riceve invece i privati da Porzus-Pedrosa potrebbe (ma non è detto) semplicemente orientare l’antenna, senza intervenire su altri apparati o amplificatori».

Il canale 25, presso il quale vienne irradiato Mux 1, «sarà mantenuto il più possibile, almeno fino a settembre». Difficile prevedere con esattezza quali disagi per gli utenti porti con sè l’intera operazione. Di certo c’è che, dopo questi lavori, «avremo un segnale con una qualità decisamente superiore a quella attuale. E potremo garantire la copertura in alcune zone, come la fascia costiera (Lignano e Grado), dove il digitale terrestre finora era un po’ debole».

Va detto, infine, che la perdita di potenza della maxi-antenna di viale Palmanova contribuirà a ridurre i campi elettromagnetici in zona. All’inizio degli anni Sessanta, quando fu realizzato il ripetitore, l’area circostante era aperta campagna mentre ora è molto popolata e già in alcune occasioni i tecnici dell’Arpa avevano registrato uno sforamento dei limiti relativi all’inquinamento elettromagnetico.

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