Matrimonio fra non vedenti, manca l'accompagnatore: viaggio di nozze negato

Saltata la luna di miele in crociera e il sogno di una piena integrazione in nave lungo le rotte del Mediterraneo, gli sposi non vedenti Daniela Floriduz e Pierluca Lavia hanno ripiegato su Ischia.
«Pierluca e io ci siamo rimasti male – ha detto Floriduz – perché le compagnie navali non si sono assunte la responsabilità di ospitare due persone non vedenti a bordo in piena autonomia. Ci hanno chiesto un accompagnatore tutor, o una serie di firme su documenti che avrebbero esonerato la compagnia da qualsiasi responsabilità. A quel punto è saltata la crociera, per barriere culturali». Di qui la scelta di Ischia. «Un’agenzia specializzata ci ha organizzato un soggiorno che prevede terme, escursioni e un’accoglienza speciale. La luna di miele non deve avere handicap, ma garantire il diritto alla felicità a tutti».
L’INIZIO
Pierluca Lavia e Daniela Floriduz, docenti non vedenti, si sono sposati cinque giorni fa in chiesa a Cerano (Novara): organista e insegnante di musica lui, presidente dell’Unione ciechi a Pordenone lei. «Troppi problemi per una coppia che non ha la fortuna di vedere – ha confermato Pierluca –. Non potevamo vivere la luna di miele con un accompagnatore tutor...». «Ora però siamo a Ischia e scriveremo alle compagnie navali – hgli ha fatto eco Floriduz – per sollecitarle all’integrazione a bordo».
LE NOZZE
Daniela è arrivata su una Ferrari davanti alla chiesa di Cerano. «L’amore che ci unisce è così grande – hanno detto gli sposi – che supera qualsiasi barriera». Daniela era insegnante di storia e filosofia nel liceo Leopardi-Majorana a Pordenone e Pierluca Lavia è docente di musica e centralinista all’Ufficio scolastico di Novara. «Il diritto all’amore, alla felicità e all’integrazione è un obiettivo – è la linea dell’impegno della coppia –. L’autonomia significa libertà e inclusione: nel lavoro, nella società e anche in viaggio di nozze». In chiesa per i canti c’era anche un libretto in alfabeto “braille”. Pierluca e Daniela si sono conosciuti al telefono un anno e mezzo fa. «È stato un colpo di fulmine . Abbiamo deciso che le nostre vite dovevano essere una».
L’AMORE
Pordenone addio per amore: la professoressa Floriduz ha cattedra a Novara, al liceo Carlo Alberto. Lui, Pier Luca Lavia, ha girato la provincia insegnando educazione musicale, suona l’organo e dirige la corale di Cerano. Li ha uniti la passione per Internet, i libri e un colpo di fulmine da romanzo. A 46 anni Daniela, una cosa tiene a dirla. «Omnia vincit amor et nos cedamus amori» L’amore, anche a 46, per dirla con Virgilio, prevale su tutto.
«La mia storia sentimentale è un simbolo di speranza per tutti – ha concluso Floriduz –. Mai dire no all’amore quando chiama». Da sempre in prima linea per i diritti dei non vedenti e delle fasce deboli, «ho cambiato vita e regione dopo quattordici anni di amicizia a distanza». Un amore senza barriere.
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