Matrimoni al castello di Spessa il Comune dà il suo via libera

D’ora in poi sarà possibile sposarsi nella cornice delle cantine vinicole Tra i candidati il presidente della Camera di commercio Vg Antonio Paoletti

CAPRIVA

Sposarsi nello splendido scenario di una cantina caprivese o magari con lo sfondo delle botti e dei vigneti? D'ora in poi, si potrà fare.

Il Comune infatti ha dato l'ok ad una sperimentazione in tal senso: chiunque voglia infatti dirsi il fatidico "si" civile nel territorio di Capriva, non dovrà più essere soggetto a farlo esclusivamente in municipio, ma potrà ora convolare a nozze anche al Castello di Spessa, la prima azienda agricola che ha sottoscritto in tal senso un accordo con l'amministrazione Sergon.

O meglio, il Comune ha indetto un bando, al quale ha partecipato proprio il Castello: l'accordo prevede che per i prossimi due anni i matrimoni civili possano svolgersi anche nella location di Spessa, uno dei luoghi più affascinanti non solo dell'Isontino, ma dell'intera regione.

«Una soluzione, quella delle nozze in una cantina, che potrà in futuro essere allargata anche ad altre aziende agricole - spiega il sindaco Daniele Sergon - abbiamo infatti tantissime richieste da parte di promessi sposi, provenienti anche dall'estero, che vorrebbero dirsi di si in uno dei parchi o delle cantine del nostro territorio: sinora non era ufficialmente possibile. Chiunque avesse voluto svolgere una cerimonia nuziale al Castello di Spessa, infatti, doveva prima venire a sposarsi in municipio, e poi ripetere il rito nel parco dell'azienda. In questo modo, però, molti rinunciavano proprio ad unirsi in matrimonio a Capriva, scegliendo altri scenari. Non solo: c'è stato un vip - il nome è ovviamente top secret per motivi di privacy - che aveva chiesto di sposarsi in una delle nostre cantine, affascinato dal sito: quando ha scoperto che prima sarebbe dovuto passare per la cerimonia ufficiale a dire di "si" in municipio, ha rinunciato. In questo modo Capriva ha perso un'occasione enorme: per questo abbiamo deciso che era il momento di intervenire, e di sciogliere questo laccio che obbligava chiunque a non potersi sposare civilmente in un luogo che non fosse il Comune». Tra le persone che avrebbero intenzione di sposarsi al castello di Spessa sembra ci sia anche il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti.

Un rito, quello delle nozze civili, sempre più in voga a Capriva: «Solo nell'ultimo anno io ed i miei collaboratori abbiamo unito in matrimonio ben 15 coppie: ci sono stati più "si" in municipio che in chiesa, a Capriva» continua Sergon. «Vogliamo diventare la città dei matrimoni, abbiamo dei luoghi magnifici che devono essere valorizzati anche in questo senso» conclude il sindaco. La nazionalità delle coppie che scelgono Capriva? Italiana innanzitutto, ma anche tedeschi, austriaci, russi ed inglesi. Una moda sempre più diffusa quella dei matrimoni nelle cornici più belle e romantiche, all’estero, dai castelli alle spiagge e Capriva con il suo territorio ricco di paesaggi bellissimi non vuole essere da meno e perdere l’occasione. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto