“Maratonina città del vino” vince la Staffetta Telethon: diciottomila partecipanti
Ha bissato tutti i record la 21ª Staffetta Telethon 24 per un’ora, conclusa ieri alle 15. Sono state, infatti, 660 le squadre al via, per un totale di quasi 16mila persone, che hanno animato il cuore della città. Sommate ai 1.800 bimbi e ragazzi della Staffetta Giovani, che ha aperto il weekend sabato mattina, sono state quasi 18mila le presenze, tutte impegnate per la stessa causa: sostenere la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare coordinata dalla Fondazione Telethon.
Bilancio più che positivo per il presidente del Comitato Staffette Telethon Udine, Marco de Eccher, che ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, ma anche la grande macchina dei volontari, che ha coinvolto oltre 600 persone per la perfetta riuscita di un evento, cresciuto di anno in anno. È piaciuto anche il nuovo percorso di 1.850 metri, messo a punto da Stefano Scaini, con partenza e arrivo in piazza I Maggio, vero cuore pulsante della festa, che ha animato il villaggio con gli stand delle tante associazioni e sponsor presenti.
Tantissimi i volti noti che si sono alternati nell'arco delle 24 ore, con Bruno Pizzul e l'olimpionica Gabriella Paruzzi che hanno animato la partenza, mentre nell’ultima ora si è messo alla prova sulle strade udinesi un altro grandissimo campione, diventato anche personaggio tv: Massimiliano Rosolino.
La classifica
Tre le 660 squadre, si sono messe in luce per numero di chilometri percorsi quelle della Maratonina Città del Vino, prima con 195 giri percorsi, seguita dai Vigili del Fuoco interregionali (186), dalla Guardia di Finanza (184), dai Friul Runners (179), dai Donatori Gsds e da Chei di colugne (177), da Azzano Runners (175), Avis Casarsa San Giovanni (170), Polisportiva Montereale e Atletica Buja (169).
Ultra-maratoneti
Non sono mancati gli “eroi” delle 24 ore, ovvero gli amici della staffetta che ogni anno partecipano per l'intera durata della manifestazione. Si tratta di Silvia Furlani, Raffaella Petris, Romeo Tomassetti, Dorotea Lo Cascio, Ezio Pravisani, Gianfranco Scardigli, Fabiano Picco, Marco Sommer, Roberto Cella, Lorenzo Sacher, Laura Milano, Andrea Leita, Gianluca Pagazzi, Aldo Maranzina, Cesario Barone, Maria Cristea, Francesco Liut, Vanda Maria Beltrame, Max Martella, Roberto Tomat, Lodovico Tuzzi e Ramon Manganelli, che sono stati i più veloci e hanno completato 90 giri nelle 24 ore.
La sfida
Mettere a segno 80 chilometri, uno per ciascun anno di vita. Ezio Pravisani, classe 1939, ha mantenuto la promessa. Ezio, tra i fondatori del Gruppo Marciatori di Palmanova, non è nuovo a imprese di questo tipo. Già nel 2008 aveva corso a Udine, sempre per Telethon, tutte le 24 ore, collezionando 145 chilometri. Nella sua vita ha anche concluso per 5 volte il Passatore e fino a tre anni fa inanellava almeno 8 maratone all’anno. «È una questione di testa – ama ripetere – prima che di fisico». Anche se di fisico ne devi avere, e non poco, per correre in solitaria a ottant’anni (compiuti lo scorso 8 settembre) oltre 100 chilometri. Pravisani è partito con il numero di pettorale 921, alle 15 di sabato e correndo o camminando è andato avanti (con qualche sosta) fino alle 22.30. A ogni giro completato posava su un blocco di cemento un chicco di mais, il suo modo per tenere il conto della strada percorsa. Sapeva di doverne posare 44 per superare gli 80 km. Poco dopo le 22 si è concesso una pausa per la cena assieme alla moglie e a una delle figlie e, giusto per “stare leggero”, ha preso frico, polenta e salsiccia. «Ho bevuto – ammette – anche un bicchiere di buon vino, perché a me gli integratori non fanno bene. Di solito durante le gare bevo tè o Coca cola. Ma con il frico stava meglio il vino». Poi ha ricominciato a camminare e a correre. Ha proseguito fino alle tre di notte circa, chiacchierando con i compagni di strada e accorciando, giro dopo giro, la distanza che lo separava dall’obiettivo personale. Alle 3 ha detto stop, è salito in auto e ha dormito alcune ore per poi rimettersi in pista. Domenica alle 8 aveva toccato i 65 chilometri e verso le 10 ha raggiunto la meta prefissata degli 80. Arrivato a 55 giri si è fermato: al termine della manifestazione Ezio, da solo, ha messo a segno la bellezza di 101 km e 750 metri. «Non ci credevo neppure io». —
M.D.M.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto