Maran: «Io bravo ragazzo? Frase da vecchia osteria» Gentile: «Basta annunci»

L’ex parlamentare replica al primo cittadino: «Tre volte alla Camera» Il capogruppo forzista: «Tutte le opere dovevano già esser cantierate»  
Francesco Fain

LE Repliche



Alessandro Maran e Fabio Gentile. Accomunati dai “pensieri” di fine anno del sindaco Ziberna. Ma entrambi non l’hanno presa benissimo. Per diversi motivi. Ovviamente.

Inizia Maran: «Ringrazio il sindaco Ziberna delle parole di apprezzamento che so essere sincere, ma trovo che definirmi un “bravo ragazzo”, alla mia non più tenera età, sia inappropriato e fuorviante, specie se si considera che sono stato eletto alla Camera per tre volte (la prima volta battendo Ettore Romoli con 12 punti di distacco) e poi al Senato (lasciando a casa Giulio Camber). Aggiungo che se Gorizia vuole diventare Capitale europea, se vuole davvero giocare in serie A, dovrà mandare in soffitta, con le vecchie idee e i vecchi stereotipi collettivi, anche quegli atteggiamenti improntati al paternalismo e ad altre forme di condiscendenza (come il riferimento alle “brave ragazze” a Demartin e Fasiolo), che possono andare bene in qualche vecchia osteria».

Gentile, invece, è stato definito dal sindaco più un oppositore che un componente di maggioranza. E questa è la replica. Pepata, come da suo stile. Premette di aver letto con attenzione «la lista degli auspici per il nuovo anno del sindaco Ziberna. Lo ringrazio pure, di cuore, delle belle parole spese sulla mia attività politica. Mi è, però, venuto in mente l’oroscopo di Paolo Fox, dove ogni segno avrà nell’anno nuovo, di tutto e di più. Lo spero per la mia città ma faccio notare al mio caro amico Rudi, che sono le stesse parole, opere e le stesse cifre (aumentate di 10 milioni per non sembrare ripetitivo) che aveva annunciato partivano con l’approvazione del bilancio nel maggio 2021». Gentile affonda il colpo: «Come ebbi modo di dire allòra, sono opere finanziate, in parte anche progettate, che dovevano essere già cantierate. Ma nulla si è mosso. Visto che ho scoperto la passione per i paragoni calcistici del sindaco, spero che comprenda che “i rigori li sbagliano anche i grandi campioni pure con il portiere a fumare”. Ciò avviene anche nella categoria dilettanti, non solo nelle grandi squadre che mi pare solo lui veda. Noto che in questa assurda politica di era Covid succede che, con la squadra in zona retrocessione, il mister sia saldamente al suo posto e goda della fiducia della dirigenza». —

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