Maltrattamenti ai danni della compagna: arrestato ex calciatore di serie A

UDINE. Nei suoi accessi d’ira, era capace di spaccare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro e di ricoprire la compagna di ogni genere di offese. E questo succedeva anche alla presenza del loro bambino e degli altri figli, tutti ancora minorenni, avuti da precedenti relazioni.
Le mani, invece, le aveva alzate poche volte. Nel capo d’imputazione che la Procura ha formulato nei suoi confronti è citato un solo episodio, risalente al giugno dell’anno scorso. I maltrattamenti, però, sarebbero cominciati già nel 2018 e proseguiti fino a quando la donna, stanca delle vessazioni, non ha deciso di denunciarlo.
«Un rapporto di convivenza turbolento», così il gip del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, descrive il clima in cui la coppia aveva finito per sprofondare, nell’ordinanza con cui ha applicato la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti dell’uomo.
E cioè di un ex calciatore di serie A (di cui si omettono le generalità a tutela della parte offesa e dei minorenni), italiano, di 36 anni, chiamato a rispondere anche di danneggiamento e, appunto, lesioni personali.
Il provvedimento gli è stato notificato l’altro giorno nella casa circondariale di via Spalato, dove gli agenti delle squadre Volante e Mobile della Questura lo avevano trasferito, dopo l’arresto in flagranza di reato scattato a seguito di un diverbio che l’uomo, ancora ignaro della misura, aveva avuto con il fratello della ex, raggiunta per avere notizie del figlio. Esaminato il caso, il gip Matteo Carlisi ha convalidato l’arresto e disposto la liberazione dell’indagato.
Nel ripercorrere con gli inquirenti le tappe della loro travagliata relazione sentimentale, la donna, una 29enne residente in Friuli, aveva ricordato le tante occasioni in cui si era sentita insultare e mortificare dal convivente, anche in luoghi pubblici, e quelle in cui aveva sfogato la rabbia sulla sua auto e sui mobili di casa, e aveva raccontato delle minacce che le aveva rivolto, parlando di suicidio, ma anche di ucciderla e di diffondere sue foto intime.
«È un uomo molto debole e depresso – ha detto il suo difensore, avvocato Federica Tosel –. Nella loro storia, di conflittualità reciproca, lui è stato soggiogato da lei, che non ha mai preso una posizione precisa. E che però, a giudicare da quel che apprendiamo dall’ordinanza (dove si parla di materiale video e fotografico prodotto dalla denunciante, ndr), ha precostituito ogni cosa». —
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