
Viaggio ad Artegna, dove l’acqua ha raggiunto case e spazzato via i campi: «Una notte di paura»
Argine danneggiato e case allagate: il Rio Clama ha lambito diverse abitazioni. Il sindaco Marangoni sul posto con i Vigili del Fuoco. Residenti sotto shock, ma nessun ferito
Le voci dei residenti tradiscono ancora la paura vissuta nella notte con l'acqua che invade cantine, garage e scantinati. E il rio Clama che esonda fino a lambire una casa. I danni sono ingenti. Sul posto il sindaco Alessandro Marangoni che continua a ricevere le segnalazioni di altri allagamenti soprattutto nella zona di via Nazionale e via Osoppo.
Siamo ad Artegna, colpita da violente precipitazioni che hanno messo in ginocchio la parte bassa del paese. A causare i disagi maggiori è stata la rottura parziale dell’argine del Rio Clama, in prossimità di via Casale Savoniti, da cui è fuoriuscita l’acqua, minacciando anche un’abitazione.
L’intervento del sindaco
Il sindaco Alessandro Marangoni, intervenuto sul posto assieme ai Vigili del Fuoco e ai tecnici comunali, racconta così quanto accaduto: «C’è stata un po’ di paura, soprattutto nella zona bassa del paese. L’acqua è uscita da una falla dell’argine e si è diretta pericolosamente verso una casa. Fortunatamente i residenti hanno allertato subito i soccorsi».
Nessuno però si è fermato, anzi. «C’è stata una collaborazione efficace e continua tra Comune, Vigili del Fuoco e tutti gli operatori coinvolti, anche durante la notte. L’argine è stato momentaneamente riparato con un intervento provvisorio. Valuteremo a breve le soluzioni definitive da mettere in campo».
Nonostante il peggio sembri passato, permangono criticità significative:diverse abitazioni con scantinati e garage sono allagate, soprattutto nella parte bassa del paese come la zona stazione e Sottomonte: «Stiamo ricevendo molte segnalazioni dai cittadini e ci stiamo attivando per dare supporto e intervenire il prima possibile».
«Ho fatto in tempo e ho salvato il cavallo»
«Un disastro. Ho fatto in tempo solo a tirare fuori la macchina e il cavallo dal box. Tutto il resto è finito sott’acqua». A parlare è Pierpaolo Mazza, residente in una delle case più colpite dall’esondazione del Rio Clama, avvenuta la notte scorsa a seguito delle intense piogge che hanno investito il territorio. Alle sue spalle, la sua abitazione. A poche centinaia di metri, il punto in cui l’argine ha ceduto. L’acqua ha invaso tutto il piano terra. «Mi trovavo al secondo piano quando mi sono affacciato alla finestra per controllare. Ho subito capito che la situazione era grave. Nel garage l’acqua saliva velocemente, c’erano già 30 o 40 centimetri. Poco dopo, con la rottura dell’argine, è arrivata l’ondata più forte. Alla fine, sotto casa, c’era quasi un metro d’acqua. Penso che sia tutto da buttare via»
La paura è stata tanta, ma anche la prontezza dei soccorsi ha fatto la differenza: «I Vigili del Fuoco sono arrivati subito e hanno lavorato per ricostruire provvisoriamente l’argine. Il Comune è stato presente con il sindaco, il vicesindaco e il personale tecnico. Anche un’ora fa sono passati a verificare la situazione. Sono stati molto gentili».
Ora, passata l’emergenza, è il momento della conta dei danni e della ricostruzione. «È stato tutto così improvviso — racconta Mazza —, una piena così non si era mai vista. Ora c’è da ripulire tutto, ma andiamo avanti».
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