Malore sullo Jôf Fuârt, muore a 45 anni

tarcento
Tragico epilogo di una gita in montagna nel gruppo dello Jôf Fuârt ieri.
È stato colto da un malore fatale, Michele Volpe, classe’73, residente nel comune di Tarcento, deceduto ieri pomeriggio nei pressi di Forcella Nabois, nel gruppo del Jôf Fuârt, in comune di Tarvisio, dove si trovava per una gita fuori porta.
Per l’uomo sono stati inutili i tentativi di rianimazione messi in atto dagli uomini del soccorso alpino. La salma è stata affidata alla Guardia di finanza di Sella Nevea intervenuta sul posto insieme allo staff della Protezione civile, arrivato con l’elisoccorso.
Il quarantacinquenne era in quota con la compagna che ha avuto a sua volta un malore ed è stata subito portata con l’elicottero sanitario all’ospedale di Tolmezzo per gli accertamenti del caso.
Una prematura scomparsa che arriva a poco più di una settimana dalla morte del padre Adriano, personaggio noto a Tarcento come rappresentante delle penne nere del paese e guardiano del faro del Bernadia.
Un dolore straziante per la mamma Jole che in poco meno di quindici giorni ha perso le due persone più importanti della sua vita.
Michele Volpe, nato nel mese di maggio, da anni lavorava come tecnico specializzato a Tricesimo. Oltre al suo impiego, che svolgeva con professionalità e competenza, aveva molte passioni.
«Era un grande appassionato di musica, suonava la chitarra e faceva parte del gruppo dei “Sedilis Ribaltabili”. Oltre che per l’amicizia con il papà – racconta Mauro Pinosa – conoscevo Michele proprio per questo suo hobby che lo ha portato a suonare in tante iniziativa fatte a Tarcento, a Sedilis e nella Alta Valle del Torre. Una amico, una persona speciale, sempre pronta a dare una mano a tutti, disponibile, un ragazzo d’oro».
Non fa specie che Michele Volpe si trovasse in montagna: tra le sue passioni c’era anche l’amore per la natura, con i suoi boschi e le escursioni ad alta quota.
«Michele – prosegue il sindaco Pinosa – era una persona tranquilla, semplice e generosa, proprio come il papà. Faceva parte di quei giovani di cui si ha sempre bisogno».
Probabilmente a colpire Michele Volpe – ma la verità si saprà solo nelle prossime ore – è stato un infarto, malore che aveva improvvisamente stroncato anche la vita di papà Adriano.
Un triste gioco del destino che non ha permesso a Michele neppure di accompagnare il padre nel suo ultimo viaggio: «Avremmo disperso le ceneri di Adriano sul Monte Bernadia sabato. Un gesto che avevano concordato insieme» conclude Pinosa. –
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