Malore sul divano di casa, muore a 18 anni

La vittima è Ennio Mainardis: a dare l’allarme è stata una sua amica. La Procura ha disposto un’autopsia



Ad accorgersi che non respirava più è stata un’amica che aveva trascorso la notte a casa sua, ma non sono bastati i soccorsi tempestivi, né 30 minuti di massaggio cardiaco a salvare la vita di Ennio Mainardis, che si è fermata pochi giorni dopo il compimento della maggiore età.

Aveva festeggiato i suoi 18 anni una settimana fa Ennio, assieme alla sorella gemella Nicoletta, e in quel compleanno c’erano tutte le speranze di dare una svolta alla sua giovane esistenza, turbata, negli ultimi due anni, da un periodo difficile. Era un ragazzo brillante Ennio, questo si era visto sin da quando, frequentando le locali scuole medie, la sua capacità di “smanettare” sui computer e la sua spiccata intelligenza digitale avevano indirizzato le sue scelte scolastiche. Era dotato, come la sorella, e questo riempiva di orgoglio il padre Antonio, 72enne in pensione che fino al 2009 aveva lavorato come segretario comunale in municipio ad Amaro e la madre Ilia Iren, 52enne di origine romena, casalinga. I nonni paterni erano mancati poco prima che i due gemelli venissero al mondo.

Dopo aver conseguito la licenza media, Ennio si era iscritto all’istituto superiore Isis D’Aronco di Gemona e aveva scelto l’indirizzo Informatico. Ma ben presto, aveva cominciato a frequentare gruppi di ragazzi all’interno dei quali circolavano anche sostanze stupefacenti e per lui erano arrivati i primi problemi. Un anno e mezzo fa aveva iniziato un percorso di recupero all’interno di una comunità terapeutica in Veneto.

Un cammino lungo e faticoso al termine del quale sembrava che per lui potesse esserci una svolta. Con il suo rientro a casa, mesi fa, aveva ripreso a frequentare gli amici e voleva rimettersi a studiare.

Venerdì sera, Ennio si era addormentato sul divano in salotto, assieme a lui c’era un’amica. Il giovane è stato colto da un malore ed è finito in arresto cardiaco. A tutti, compreso il padre che si è alzato durante la notte ed è andato a dare un’occhiata in salotto, è parso che lui stesse dormendo. È stata la ragazza, al risveglio ad accorgersi che qualcosa non andava e a dare l’allarme. Così è partita la richiesta di intervento al 112. La centrale operativa del Sores ha subito inviato un’ambulanza, partita dall’ospedale di Tolmezzo in codice rosso, e prima ancora che questa raggiungesse l’abitazione della famiglia Mainardis in via Roma, il titolare della farmacia del paese Francesco Piazza era lì con il defibrillatore. «Alle 10 abbiamo ricevuto dall’ospedale civile di Tolmezzo la richiesta di intervenire con il defibrillatore a casa del giovane, vittima di un probabile arresto cardiaco – è il racconto del farmacista – il ragazzo appariva senza vita, steso sul divano». All’arrivo dell’ambulanza è stato il personale sanitario a proseguire i tentativi di rianimazione con il massaggio cardiaco.

Nel frattempo, su quel mezzo del 118 parcheggiato in via Roma, si erano fissati gli sguardi di una comunità che ha sperato fino alla fine di rivedere il sorriso sul volto di Ennio.

Non è andata così, poco dopo le 11 il medico ha certificato la sua morte e l’ambulanza è rientrata. Sul posto anche una pattuglia della polizia, inviata dal commissariato di Tolmezzo, che ha effettuato un sopralluogo, raccolto le prime informazioni e avviato le indagini. Sarà necessaria l’autopsia, disposta dalla Procura di Udine, per accertare le cause del decesso. L’abitazione dei Mainardis si è subito riempita di gente, di giovani attoniti, intontiti dal dolore.

Con loro anche il sindaco Laura Zanella che dà sfogo alla propria amarezza: «Non è facile accettare che un ragazzo così giovane e dotato possa perdere la vita in maniera inaspettata e insensata. Non si può morire così – commenta – non ci sono parole, per la nostra comunità è un momento difficile. Ci stringiamo attorno alla famiglia». —

Ha collaborato Gino Grillo

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