Malore fatale in mare a Muggia, anziana muore in ospedale a Trieste: ecco chi era

Il malore nello specchio d’acqua davanti all’hotel Lido: la donna, inizialmente rianimata, è deceduta nel pomeriggio

Gianpaolo Sarti
Un momento dei soccorsi
Un momento dei soccorsi

Non ce l’ha fatta l’ottantatreenne che venerdì mattina è stata soccorsa in mare a Muggia, nello specchio d’acqua antistante l’Hotel Lido. L’anziana triestina, Vilma Perossa, è deceduta nel corso del pomeriggio, attorno alle 16.30. È morta in ospedale, in un letto del reparto di Rianimazione dov’era ricoverata in condizioni gravissime.

La signora si era sentita male mentre stava nuotando a una ventina di metri dalla riva. Erano circa le 10.20. Ha avuto un malore improvviso ed è andata in arresto cardiaco. Ma nessuno dei bagnanti presenti in quel momento sulla spiaggia si era accorto della situazione. In quel momento, infatti, sulla strada accanto stava passando il corteo della Tirso, scortato dalla Polizia. «Eravamo distratti, perché stavamo guardando in quella direzione e non verso il mare», ha spiegato in spiaggia uno dei testimoni.

Sono stati il dirigente del Commissariato di Muggia Antonio Grande e gli agenti del Reparto mobile di Padova (in supporto ai colleghi della Questura di Trieste proprio per la manifestazione), in quel momento in testa al corteo, ad accorgersi che stava accadendo qualcosa di davvero grave in mare, a qualche decina di metri di distanza: hanno notato il corpo della donna capovolto, che non si muoveva, e con il viso riverso sott’acqua; era evidente che c’era una persona che stava rischiando di morire annegata.

A quel punto cinque poliziotti del Reparto mobile di Padova si sono precipitati sulla spiaggia e si sono tuffati in mare. Lo hanno fatto vestiti, così da non perdere tempo. Dopo qualche bracciata hanno raggiunto l’ottantatreenne e l’hanno portata a riva, iniziando immediatamente le manovre di rianimazione. Il dirigente del Commissariato di Muggia nel frattempo ha subito chiamato il 118.

L’anziana era in arresto cardiaco: i poliziotti del Reparto mobile hanno praticato il massaggio alternandosi, in modo da non fermarsi mai in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.

Anche l’ex sindaco di Muggia, Nerio Nesladesk, che è un medico e si trovava in zona in quegli istanti, è intervenuto in soccorso dell’anziana. Appena la signora è stata posizionata sul bagnasciuga, ha cercato di fare il possibile per aiutare gli agenti.

Sul posto sono poi piombate un’ambulanza, un’automedica e i Vigili del fuoco. I sanitari hanno quindi preso in mano la situazione continuando le operazioni di rianimazione cardiopolmonare. Lo hanno fatto incessantemente, da quanto risulta per oltre quaranta minuti.

Tanto che il cuore dell’anziana ha ripreso a battere. E dopo un po’ la signora respirava, anche se le sue condizioni continuavano ad apparire disperate.

I medici e gli infermieri del 118 l’hanno quindi stabilizzata e intubata. Poi la corsa al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara, con il codice rosso. Quindi con la massima urgenza.

 

L’anziana è rimasta sempre ricoverata nel reparto di Terapia intensiva. Era in coma. Nel pomeriggio, attorno alle 16.30, il tragico epilogo: l’ottantatreenne è deceduta, come confermato anche dall’Asugi.

Non è chiaro quanto tempo sia rimasta in mare con la testa sott’acqua a causa del malore che l’ha colta improvvisamente mentre stava nuotando. Peraltro a una ventina di metri dalla riva, o poco più. Certamente è stata così, in quella posizione, per alcuni minuti.

«Purtroppo – hanno ribadito gli altri bagnanti, mentre seguivano con angoscia le manovre di rianimazione degli agenti di Polizia e dei sanitari del 118 – stavamo tutti guardando verso i manifestanti. In quei minuti, infatti, il corteo stava passando proprio vicino a noi. Quindi non ci stavamo rendendo conto che in mare c’era un’anziana che aveva avuto un malore». —

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto