Magliaie al lavoro per i bambini della Patologia neonatale

È nato tutto da un “errore” di Laura Bertetti che un giorno produsse a ferri un paio di scarpine di lana troppo piccole per la bimba di un’amica.
Troppo piccini per neonati qualsiasi, ma non per i fragili ospiti della Patologia neonatale. Così è partita l’attività delle 200 volontarie che lunedì doneranno alla Struttura operativa complessa diretta dal dottor Luigi Cattarossi nell’ospedale di Udine corredini fatti a maglia per i piccoli pazienti del reparto.
Sono le oltre 200 componenti dell'associazione Cuore di maglia, nata 5 anni fa.
La cerimonia di consegna è fissata per lunedì alle 15, quando la presidente dell’associazione Laura Nani, accompagnata dall’ambasciatrice udinese di Cuore di maglia Cristina Viola consegneranno al reparto dell’Azienda ospedaliero universitaria di Udine il pacco dono pieno di copertine, corredini, scarpine, calzini, body e cappellini realizzati a maglia proprio per i bambini pretemine.
Nel pacco ci saranno anche speciali di sacchi nanna ideati per avvolgere come in un bozzolo caldo e sicuro il bambino, ma provvisti di buchi per far passare le cannule per le terapie.
Loro, oltre 200 volontarie che oggi riforniscono una trentina di ospedali italiani e 5 Centri di aiuto alla vita, lavorano incessantemente coniugando la passione per la maglia, la voglia di stare insieme e il desiderio di essere vicine ai bambini che si trovano in difficoltà. Così hanno già realizzato ben 700 copertine, e 1.500 fra cuffiette e scarpine.
Cuore di maglia veste oggi i bambini delle Terapie intensive di Alessandria, Milano, Torino, Savona, Cuneo, Pavia Monza, Brescia, Brindisi, Roma, solo per cominciare un lungo elenco di strutture ospedalieri cui, da lunedì, si aggiungerà anche Udine.
Da uno sparuto gruppo di appassionate della maglia fondato ad Alessandria, sono nati poco a poco nuovi gruppi che oggi lavorano in collaborazione con le tessiture biellesi nel solco del progetto Care.
L’obiettivo principale per tutte le componenti dell’associazione, resta quello di facilitare da un lato il lavoro ospedaliero e rendere dall’altro lato la degenza di queste minuscole creature e dei loro genitori, più serena, colorata e densa di speranza.
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