Magdi Allam querela l’imam dopo la serata al San Gregorio

SACILE. Non è finita sull’uscio dell’ex chiesa di San Gregorio, nella serata di sabato scorso, la querelle fra Magdi Cristiano Allam e il l’imam di Pordenone Mohammed Hosny.Allam, infatti, ha...
SACILE. Non è finita sull’uscio dell’ex chiesa di San Gregorio, nella serata di sabato scorso, la querelle fra Magdi Cristiano Allam e il l’imam di Pordenone Mohammed Hosny.


Allam, infatti, ha annunciato lunedì sera nel corso del telegionale di Telepordenone l’intenzione di querelare il capo della comunità islamica del Friuli occidentale, ribadendo poi ieri telefonicamente di aver effettivamente depositato la denuncia in una stazione carabinieri.


Allam ipotizza nei confronti dell’imam i reati di diffamazione e minaccia nei confronti «perché quando l’imam di una moschea di fronte ai suoi fedeli indica una persona come falsa e ipocrita e la accusa di istigare all’odio nei confronti dell’islam di fatto legittima i fedeli di quella comunità a ucciderla quale nemico dell’Islam».


Sul tappeto della discussione «le atrocità commesse da Maometto con lo sterminio di 900 ebrei», mentre l’imam Hosny aveva sostenuto, prendendo la parola in un lungo intervento, che Maometto non aveva effettuato di persona le decapitazioni e che comunque le stesse erano avvenute in un contesto di guerra.


Se il convegno di Sacile, organizzato da Fratelli d’Italia per presentare l’ ultima opera di Allam “Maometto e il suo Allah”, alla presenza di Luca Ciriani e Francesco Morabito, era finito con l’imam scortato fuori dalla sala da due agenti di polizia, ora resta da capire come finirà la coda giudiziaria della serata.


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